Caso Sissy, la Procura per la terza volta chiede di archiviare

Maria Teresa Trovato Mazza detta "Sissy"
VENEZIA - Per la Procura di Venezia le indagini sulla morte di Maria Teresa Trovato Mazza, detta Sissy, devono finire in archivio in quanto non è emerso alcune elemento che...

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VENEZIA - Per la Procura di Venezia le indagini sulla morte di Maria Teresa Trovato Mazza, detta Sissy, devono finire in archivio in quanto non è emerso alcune elemento che faccia pensare ad una ricostruzione diversa dal suicidio.


È questa la conclusione a cui è giunta la sostituto procuratore Elisabetta Spigarelli dopo aver effettuato le indagini integrative disposte dal giudice per le indagini preliminari di Venezia, a seguito dell'opposizione che i familiari della vittima hanno presentato lo scorso anno.
Si tratta della terza richiesta di archiviazione, alla quale i legali dei genitori di Sissy, gli avvocati Girolamo Albanese ed Eugenio Pini, hanno presentato nuovamente opposizione. A questo punto la parola passa al gip per la terza volta.
Il corpo dell'agente di polizia penitenziaria ventottenne, originaria di Taurianova, fu rinvenuto il 1° novembre del 2016 in un lago di sangue, in un ascensore dell'ospedale di Venezia (dove aveva fatto visita ad una detenuta), con un proiettile che le aveva trapassato il cranio.
Secondo la Procura Sissy si è tolta la vita e non vi è alcun mistero attorno al suo decesso, ma i familiari della vittima non sono d'accordo e continuano a sostenere che le indagini sono lacunose e non rispondono a tutti i quesiti.


INDAGINI INTEGRATIVE


Nel corso dell'ultima integrazione disposta dal gip è stata ascoltata una detenuta che sembrava avesse rivelazioni decisive, ma per la pm Spigarelli non sono tali. Quindi i consulenti della Procura hanno verificato che le tracce di sangue rinvenute nell'ascensore non sono compatibili con la presenza di una terza persona, escludendo l'ipotesi del delitto. Impossibile, invece, rinvenire l'elenco delle telefonate ricevute e delle celle agganciate dal telefonino di Sissy in quanto è trascorso troppo tempo e non sono più disponibili. Secondo la Procura la ragazza lasciò il cellulare nell'armadietto del carcere prima di recarsi in ospedale; per gli avvocati dei genitori di Sissy non può essere così e qualcuno ha riportato il telefonino dopo averla uccisa. Ipotesi alla quale la Procura però non crede. Alla terza richiesta di archiviazione gli avvocati Pini e Albanese sollecitano ancora nuove indagini.
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Il Gazzettino