Ca' Noghera, casinò come in America: aperto anche di notte in estate. Ma i lavoratori storcono il naso

Il Casinò scommette su Ca' Noghera con apertura 24 ore su 24 durante il weekend
MESTRE - Mentre la sede storica di Ca’ Vendramin Calergi continua ad aprire solo nei fine settimana, si punta a raddoppiare la portata di fuoco della sede di terraferma, di...

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MESTRE - Mentre la sede storica di Ca’ Vendramin Calergi continua ad aprire solo nei fine settimana, si punta a raddoppiare la portata di fuoco della sede di terraferma, di Ca’ Noghera. L’amministrazione Brugnaro e i vertici della Casa da gioco, infatti, hanno deciso di fare come in America, e cioè tenere aperto il Casinò 24 ore su 24. Non tutta la settimana, ma tutti i fine settimana dal prossimo primo luglio fino a fine settembre. Un’unica tirata dal venerdì mattina fino alle 3 di notte della domenica. Due giorni e mezzo di giochi e scommesse ininterrotte. 



IL RILANCIO
Un modo, nelle intenzioni di Comune e Società, di rilanciare ulteriormente la Casa da gioco che, già ora, dopo i lunghi periodi di chiusure per pandemia, sta registrando ottimi numeri in salita. Un’iniziativa che, però, trova la netta contrarietà della Cisl mentre gli altri sindacati sono più possibilisti. Già l’anno scorso, ricordano quelli della Cisl, Ca’ Noghera venne aperta per un weekend 24 ore su 24, in occasione del periodo del compleanno della sede che cade il 25 agosto. Il risultato, però, fu piuttosto deludente anche perché c’erano ancora parecchie restrizioni a causa del Covid, e i tornei di "chemin de fer" organizzati per l’occasione non riuscirono ad attirare più di tanti clienti per giustificare un’apertura così lunga, specie nelle ore notturne. Al di là dei sindacati, che sono dunque divisi, molti lavoratori non vogliono sentir parlare di lavorare 24 ore su 24 per tre mesi perché sostengono che, già così, sono sotto organico e fanno sacrifici per garantire i buoni risultati: i problemi di personale ci sono un po’ in ogni settore, soprattutto ai tavoli, e l’azienda pare abbia in animo di assumere unità ai reparti tessere, sala regia e qualcuno alle slot oltre che nella ristorazione. E con questa situazione, aprire 24 ore su 24 nei weekend fino a fine settembre rischia di mettere in difficoltà l’operatività complessiva. Al di là dei problemi contingenti, poi, c’è la filosofia di fondo ritenuta sbagliata dalla Cisl e da molti lavoratori: nei casinò del mondo dove si lavora 24 ore su 24, anche tutti i giorni, è possibile solo perché la Casa da gioco è parte di un grande albergo. In definitiva, non per portare sfortuna, ma Cisl e vari lavoratori temono che l’iniziativa rischi di trasformarsi in un flop. 


L’ALTERNATIVA


I sindacati avevano proposto ad Azienda e Comune di costruire la nuova sede, con un albergo, nel Quadrante Tessera a fianco del futuro Bosco dello Sport con stadio e palazzetto per basket e spettacoli. Ma la proprietà decise di investire cinque milioni di euro per ingrandire Ca’ Noghera col risultato, a quanto pare, che la nuova sala da gioco da poco realizzata, essendo separata da quelle originarie, è spesso vuota perché non c’è continuità nei percorsi, e invece i Casinò funzionano con grandi sale aperte e comunicanti. A Ca’ Noghera, insomma, c’è fermento con assemblee e discussioni tra i lavoratori e i sindacalisti, e la critica principale che emerge è che il progetto non sia stato accompagnato da nessun piano industriale che dica quali sono le previsioni di costi e benefici. Un po’ quel che si sarebbe dovuto fare anche per l’ampliamento della sede di terraferma. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino