Caserma Piave. Lievitano i costi per la bonifica dell'amianto

Caserma Piave Lievitano i costi per la bonifica dell'amianto
UDINE - La presenza di amianto e alcuni lavori non preventivati fanno schizzare la spesa in su e allungano i tempi: il primo lotto di lavori all'ex Caserma Piave, interventi...

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UDINE - La presenza di amianto e alcuni lavori non preventivati fanno schizzare la spesa in su e allungano i tempi: il primo lotto di lavori all'ex Caserma Piave, interventi propedeutici alla creazione di un nuovo bosco urbano, costerà quasi 136mila euro in più, con un aumento sull'importo originario del 33 per cento. Gli incrementi, dovuti anche al fatto che sono stati concordati nuovi prezzi per alcuni interventi, troveranno comunque copertura nel fondo imprevisti accantonato dal Comune di Udine che aveva a disposizione 780 mila euro complessivi (di cui 411 mila per i lavori). «Nel corso dei lavori cita infatti la determina -, sono emerse delle circostanze impreviste ed imprevedibili rispetto al progetto esecutivo approvato, quali la presenza di materiale contenente amianto nei controsoffitti di alcuni fabbricati e la presenza, sotto il manto di coppi e ad esso aderente, di una guaina bituminosa che si è configurata quale rifiuto non pericoloso da smaltire».


LA PROROGA
La variante, inoltre, prevede un prolungamento delle tempistiche del cantiere di trenta giorni. Nel frattempo, a inizio aprile, Palazzo D'Aronco ha approvato anche il progetto di fattibilità per il secondo lotto dal valore di 2,6 milioni di euro (di cui circa 900 mila per le ulteriori bonifiche e quasi 670 mila per le demolizioni) finanziati dalla Regione con l'obiettivo appunto di trasformare l'ex compendio militare in un'area verde boschiva da 5,3 ettari di superficie. Se la prima tranche, che ha coinvolto l'area vicina all'ingresso di via Gervasutta, riguarda la demolizione e la bonifica di circa 12.900 metri cubi di edifici ormai in stato di degrado, la seconda sarà più consistente e coinvolgerà 71.100 metri cubi (per un totale di 84mila metri cubi).


LE BONIFICHE


Il progetto recentemente approvato prevede quindi di confermare gli accessi pedonali e ciclabili a est e ad ovest, dove sarà anche creato un parcheggio a raso; lungo il canale consortile, invece, sarà realizzato il camminamento principale. Tutto il bosco sarà attraversato da una rete di percorsi (l'ipotesi è di realizzarli con il materiale in esubero proveniente dalle demolizioni) mentre le superfici in cui sono stati rinvenuti rifiuti interrati (non pericolosi) saranno impermeabilizzate e utilizzate per aree di sosta dei veicoli (comprese le biciclette) e campi da gioco. Le aree considerate invece a rischio saranno bonificate e non piantumate, ma lasciate a prato. Il bosco urbano, inoltre, sarà uno spazio aperto privo di recinzioni perimetrali ed illuminato: il progetto prevede quindi di demolire anche i muri esistenti sui lati nord e sud del compendio, lungo i confini con gli spazi privati, sostituendoli con recinzioni idonee. Per quanto riguarda il cronoprogramma, le tempistiche sono piuttosto lunghe: il bosco urbano potrebbe vedere la luce dopo circa un anno e mezzo dalla progettazione definitiva. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino