Comprare casa o andare in affitto è sempre più caro: ecco dove si spende di più in Friuli Venezia Giulia

Affitto di una
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Visto quello che è successo e che sta continuando, se non è da incorniciare poco ci manca. Già, perchè per il mercato immobiliarem il 2022 è stato un anno che si è chiuso con un settore un buona salute. Una conferma visto che già l’anno precedente c’erano stati segnali positivi. C’è, però, anche una preoccupazione: il quarto trimestre dell’anno, pur non in maniera eclatante, ha dato alcuni segnali di frenata. 

LA CRESCITA

Restando, però, tra gli aspetti positivi che hanno caratterizzato l’anno appena chiuso, ci sono da segnalare, in particolare, i prezzi al metro quadro per vendite e affitti hanno visto una crescita simile all’interno di tutta la regione, un +4,8% per le compravendite, con il prezzo medio a 1.666 euro al metro quadro. Per le locazioni il segno più è ancora più alto e si assesta intorno a un 5,1% per con il valore medio regionale di 8,8 euro per metro quadrato. Come detto, però, sia per le vendite che per le locazioni nell’ultimo trimestre si è assistito ad uno stop dove ancora i dati delle compravendite e quelli delle locazioni sono molto vicini tra loro, tendendo però alla stabilità: -0,3% per le vendite e -0,5% per gli affitti. Queste sono le principali evidenze riscontrate dall’Osservatorio annuale di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia.

LA DOMANDA

La domanda di immobili in vendita cresce rispetto al 2021, sfiorando un incremento in doppia cifra (+9,3%) nonostante una brusca frenata nell’ultimo trimestre (-4,6%). Contestualmente, lo stock di immobili invenduti diminuisce su base annua del 20,3%, riducendosi anche nell’ultimo trimestre (-2%). Discorso diverso per gli affitti: dopo una crescita importante della domanda su base annua (+50,2%), negli ultimi tre mesi si osserva un rallentamento dove si mantiene, comunque, il segno più e una crescita in doppia cifra (+10%). In accordo con questo dato lo stock è diminuito di quasi il 6% rispetto al 2021, tuttavia nell’ultimo trimestre si assiste ad un accumulo importante pari al +17,4%. 

IL RECORD

Se a Pordenone e Udine il mercato immobiliare si è mosso con una certa agilità, il record, tuttavia, spetta alla provincia di Trieste che è stata quella in cui sin è assistito a un boom. Il capoluogo regionale vanta, infatti, diversi primati: Trieste è la città dove il mattone si è apprezzato di più in Italia rispetto al 2021, con una crescita che sfiora il 9% che ne porta il prezzo al metro quadro a 1.986 euro. Per quanto riguarda le locazioni, si parla di 9,4 euro al metro quadro in seguito alla crescita annuale più solida in regione, pari al +7,4%. Dato, quest’ultimo, trainato anche dall’incremento della domanda di locazioni più importante di tutto il Friuli: +62% su base annuale e +17,8% nell’ultimo trimestre. In termini di prezzo, supera la città solo la sua provincia: infatti, il costo al metro quadro di un immobile sul mercato raggiunge i 2.886 euro al metro quadro per la vendita (+4,6% su base annua). Tuttavia, se si guarda all’ultimo trimestre dell’anno, i prezzi delle compravendite per la provincia crollano di oltre il 16%, seguendo una contrazione della domanda di oltre 30 punti percentuali.


PORDENONE


In generale in ogni territorio friulano crescono i prezzi rispetto al 2021. Si osserva invece un dato più vario nell’ultimo trimestre del 2022, con l’incremento più netto della città di Pordenone (+4,9%). La situazione cambia anche qui nell’ultimo trimestre, con diverse eccezioni al trend regionale: la città di Pordenone mostra l’accumulo di stock più importante, + 14,6%. Gorizia è il comune in cui la domanda di acquisto di immobili cresce di più sia rispetto al 2021, con un +41,8%, sia nell’ultimo trimestre (+4,3%), dove è l’unico capoluogo che assieme a Trieste (+4,1%) continua a crescere. Vanta inoltre il primato di città friulana meno costosa, con 1.051 euro al metro quadro per gli immobili in vendita.

 

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Il Gazzettino