Case green, 8 mila abitazioni padovane dovranno essere ristrutturate entro il 2035

Su molti edifici, tuttavia, non si potrà intervenire

Cantiere
PADOVA - Oltre diecimila edifici padovani sono stati ristrutturati negli ultimi tre anni grazie al traino del Superbonus, ma la strada da fare è ancora lunghissima. Secondo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Oltre diecimila edifici padovani sono stati ristrutturati negli ultimi tre anni grazie al traino del Superbonus, ma la strada da fare è ancora lunghissima. Secondo l'associazione dei costruttori Ance oggi in tutta la provincia di Padova ci sono 8.263 abitazioni già certificate ma considerate energivore: entro nove anni dovranno essere ammodernate per rispettare le linee guida europee. Risalgono principalmente agli anni Settanta o addirittura all'immediato dopoguerra. Il tema è di forte attualità perché il Parlamento europeo si appresta a dare il via libera alla Direttiva "case green". Bruxelles si occuperà di stabilire gli obiettivi generali mentre i singoli Paesi definiranno in autonomia le modalità d'azione. L'Italia dovrà raggiungere gli obiettivi di riduzione del patrimonio residenziale più energivoro entro il 2050 con varie tappe intermedie: riduzione del 16% del patrimonio al 2030 e riduzione del 20% per il 2035.

Case da ristrutturare

«Il miglioramento non potrà avvenire solo considerando le abitazioni nuove, che sono sempre nelle classi migliori - spiegano gli esperti dell'Ance -. Almeno il 55% della riduzione del consumo di energia primaria dovrà essere raggiunto attraverso il rinnovo degli edifici più energivori». C'è da correre. 

I dati estrapolati dal database regionale Ve.Net dicono che in provincia di Padova sei abitazioni su dieci sono in possesso di un'attestazione di prestazione energetica e hanno una classe che va dalla A alla E. Il restante 40% è equamente distribuito tra abitazioni in classe F e abitazioni in classe G. L'associazione calcola che nel Padovano oggi sono 20.456 gli edifici che hanno ottenuto l'attestato di prestazione energetica, di cui soltanto 733 sono a "energia quasi zero". Troviamo 3475 case nelle diverse classi A, 978 in classe B, 1396 in classe C, 2379 in classe D e 3130 in classe E. Sono invece 8.263 quelle in classe F e G che sprecando più energia contribuiscono anche ad un maggior inquinamento. «Un patrimonio edilizio che naturalmente invecchia e che potrebbe rappresentare un problema se trascurato» sottolinea l'associazione di categoria.

Su molti edifici non si potrà intervenire

«A complicare la situazione - spiega la presidente di Ance Padova, Monica Grosselle - c'è anche il fatto che molti di questi edifici potrebbero essere esclusi dagli interventi di rigenerazione perché magari si riterrà che non si potrà intervenire su determinate aree, oppure perché sono edifici religiosi, militari, storici, di particolare rilevanza, o fabbricati destinati a usi particolari. Ance ha sempre valutato che la direttiva così come era stata pensata all'inizio avrebbe avuto un impatto notevole sulle famiglie e avrebbe creato difficoltà. Ora questa nuova direttiva ci offre l'occasione di adattarla alle esigenze dei nostri territori e crediamo che sia un'occasione da non sprecare per adeguare le nostre case per valorizzare il patrimonio complessivo e rendere concreta la transizione ecologica. Ma servono strumenti strutturali di pianificazione di medio e lungo periodo, non interventi emergenziali come è stato il Superbonus».
«Si possono individuare fondi europei - continua la presidente -, e soprattutto servono incentivi adatti alla situazione italiana, Padova compresa, dove le abitazioni sono prevalentemente di proprietà privata. Non andremo da nessuna parte se scaricheremo sulle famiglie tutto il peso della transizione green». 

«Nel Padovano abbiamo anche particolari problemi di inquinamento e intervenire su un ambito che è tra le cause più forti di inquinamento, le abitazioni, è anche un dovere - chiude Grosselle -. Gli interventi largamente raccomandati nell'ambito degli Ape (Attestazione di prestazione energetica, ndr) sono quelli dell'adeguamento degli impianti di riscaldamento e delle climatizzazioni, oltre alla coibentazione di tetti e pareti e al rinnovo delle finestre». 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino