Manifesti di Casapound contro la commemorazione dei partigiani uccisi

Manifesti di Casapound contro la commemorazione dei partigiani uccisi
TRIESTE - Alcuni manifesti di CasaPound sono comparsi questa mattina a Opicina, sul Carso triestino, nel Parco della Pace - l'ex poligono di tiro gestito dall'Anpi locale...

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TRIESTE - Alcuni manifesti di CasaPound sono comparsi questa mattina a Opicina, sul Carso triestino, nel Parco della Pace - l'ex poligono di tiro gestito dall'Anpi locale - dove domani verranno commemorati i cinque antifascisti fucilati nel 1941 sulla base di una sentenza emessa da un Tribunale speciale. Nei manifesti firmati dal movimento di estrema destra i 5 fucilati vengono definiti «terroristi, né vittime, né martiri». La scoperta è stata fatta dagli agenti della Digos di Trieste da un controllo effettuato alla vigilia della cerimonia. «Quando, circa tre settimane fa, il Comune di Trieste ha deciso di affidare la gestione di questo spazio all'Associazione nazionale Partigiani d'Italia di Trieste abbiamo espresso tutte le nostre perplessità ricordando che chi ogni anno viene commemorato a Opicina non è né una vittima né un martire ma solo un terrorista», spiega in una nota Francesco Clun, responsabile provinciale di CasaPound Italia. «Per questo - conclude - abbiamo deciso di ricordare a tutti a chi è dedicato quel monumento e chi, ogni anno, l'Anpi, assieme ad esponenti politici locali, commemora. L'unica cosa di cui non aveva bisogno questa città è un'altra meta di pellegrinaggio per i nostalgici titini».


L'ANPI
I manifesti affissi illegittimamente questa notte sul carso triestino ad Opicina da parte di CasaPound Italia Trieste rappresentano un atto g
ravissimo, che riteniamo possa configurarsi come apologia del fascismo». Lo scrive in una nota l'Anpi di Trieste che, insieme con l'Anpi nazionale, è tornata a chiedere lo scioglimento del movimento di estrema destra «in quanto organizzazione fascista». L'Anpi fa riferimento ai manifesti in cui i 'Fascisti del Terzo millennio' definiscono 5 vittime antifasciste «terroristi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino