Manifestazione di CasaPound a Trieste: «Vergognoso». Scoppia il caso

Manifestazione di CasaPound a Trieste: «Vergognoso». Scoppia il caso
TRIESTE - «La manifestazione dei fascisti di CasaPound il prossimo sabato a Trieste è qualcosa di vergognoso e indecente». È quanto afferma in una nota...

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TRIESTE - «La manifestazione dei fascisti di CasaPound il prossimo sabato a Trieste è qualcosa di vergognoso e indecente». È quanto afferma in una nota il coordinatore regionale di Movimento democratico e Progressista/Liberi e Uguali, Mauro Cedarmas, che sottolinea: «È inaccettabile che la Prefettura e lo stesso Comune non abbiano provveduto a vietare la manifestazione, così come è inaccettabile che un'organizzazione che si richiama al fascismo, sfili nella giornata del ricordo di quella inutile carneficina che fu la Prima Guerra mondiale, brandendo la sua ideologia xenofoba e razzista».


I tanti morti, ricorda, «militari e civili, di quegli anni di guerra, meritano più rispetto della tetra esibizione di chi fomenta l'odio e lo spirito di sopraffazione, in una città che ha visto, tra le tante sofferenze patite, anche l'annuncio dell'emanazione delle leggi razziali da parte del duce del fascismo, Mussolini». Trieste, prosegue, «e la nostra regione hanno subito, nel secolo scorso, le tragedie dei nazionalismi e delle guerre». Per questo, conclude Cedarmas, «Articolo 1- MdP, aderisce alla contro-manifestazione che coinvolge tante organizzazioni e tante persone antifasciste e democratiche».

«Veder sfilare per le vie di Trieste una formazione neofascista sarà uno sfregio per la storia della città, oltre che un danno di immagine». Lo afferma Isabella De Monte, eurodeputata Pd. Secondo De Monte «è vero che la censura è nemica della democrazia, ma sabato andrà in scena uno spettacolo che non avremmo voluto vedere, tantomeno a Trieste, città che ha patito in modo atroce le crudeltà di anni bui cui qualcuno oggi guarda con occhi nostalgici». «Mi auguro - ha aggiunto l'esponente Dem - che la città reagisca, in modo composto ma fermo, a quanti vogliono diffondere sentimenti di odio e intolleranza per cui non può esserci spazio alcuno. Viviamo in un clima pesante, che rischia di sfuggirci di mano, ed è bene che la comunità cittadina si unisca in modo chiaro e compatto a difesa dei valori e della storia della nostra democrazia».


«Il 3 novembre sarò in piazza a dire no a ogni forma di fascismo. Ci andrò pensando a mio nonno, imprigionato in un campo di lavoro durante la seconda guerra mondiale. E ci andrò soprattutto perché sono un rappresentante delle istituzioni democratiche». Così il vicepresidente del Consiglio regionale Fvg, Francesco Russo, in un post su Facebook. «Essere antifascisti non significa essere di sinistra», precisa. «Significa credere nella democrazia. Per questo sarebbe bello se alla manifestazione del 3 novembre ci fosse un'unica bandiera: quella della Costituzione italiana. Un simbolo unitario e non divisivo in cui si riconoscono tutti i cittadini che credono in questo Paese e nelle sue istituzioni democratiche». Il 3 novembre, ricorda Russo, «è un giorno di festa per Trieste. Per questo faccio un appello al sindaco e al prefetto affinché trovino altri spazi e luoghi per i due cortei». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino