Da 7 anni lava le scale con varechina senza arieggiare, anziana condannata

La varechina sequestrata
CASALSERUGO (PADOVA) - Dal lontano aprile 2006 continua imperterrita a lavare pavimenti e scale condominiali con ammoniaca e candeggina senza aprire le finestre nè arieggiare i...

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CASALSERUGO (PADOVA) - Dal lontano aprile 2006 continua imperterrita a lavare pavimenti e scale condominiali con ammoniaca e candeggina senza aprire le finestre nè arieggiare i locali in maniera adeguata. Maria Bianzale, 75enne pensionata, non ha mai dato retta agli appelli al rispetto delle regole lanciati dall’amministratrice del condominio di via Leopardi, a Casalserugo.




L’anziana si ostina a pulire quasi ogni giorno le aree comuni dello stabile per evitare che il suo cane possa ammalarsi. Un’ossessione da cui non si è convinta a desistere neppure dopo le denunce di una vicina 49enne che lamenta il progressivo aggravamento delle sue condizioni di salute proprio per la prolungata esposizione alle sostanze tossiche.



La poveretta soffre di una preoccupante forma di asma bronchiale che la obbliga ad assumere un farmaco con funzioni di broncodilatatore cortisonico. Soltanto in occasione dell’alluvione del 2010, con il condominio aperto per i lavori di ripristino, la donna aveva potuto evitare i farmaci.



Ieri l’epilogo del processo. Il giudice Beatrice Bergamasco ha condannato Maria Bianzale ad un’ammenda di 200 euro per il getto di sostanze pericolose. La combattiva pensionata, difesa dall’avvocato Lucia Tedeschi, dovrà però risarcire la dirimpettaia, costituita parte civile con l’avvocato Ernesto De Toni, con cinquemila euro. L’anziana è stata comunque assolta perchè il fatto non sussiste dall’accusa più grave, quella di lesioni colpose, per la quale la pubblica accusa aveva sollecitato tre mesi di reclusione. Il giudice non ha evidentemente ravvisato il nesso causale tra la prolungata esposizione della vicina alla varechina e all’ammoniaca e l’aggravamento delle sue condizioni di salute.



I contendenti saranno destinati a ritrovarsi ancora in tribunale. È pendente un altro procedimento penale, stavolta con l’accusa di molestie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino