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SELVA DI CADORE - Televisioni, aspirapolvere e tostapane. Ma anche vestiti e scarponi e pure pasta e vino. È stata una vera e propria razzia quella che ha subito la casa vacanze di una famiglia che a Selva di Cadore trascorre ferie e weekend. «Ci siamo accorti del colpo al nostro arrivo - spiega - notando una porta aperta. Ora abbiamo paura. Tant'è che abbiamo fatto installare l'allarme antifurto e le telecamere di sorveglianza». L'amaro sfogo giunge all'indomani del fermo eseguito dai carabinieri di due uomini, in Val di Zoldo, trovati a bordo di una Panda grigia segnalata come sospetta, nel baule era occultata una parte della refurtiva delle ruberie delle ultime settimane.
L'EPISODIO
«Il furto - spiega la coppia - è avvenuto forzando una vetrata posta sul retro dell'edificio.
IL RITROVAMENTO
Dando un'occhiata all'esterno, marito e moglie hanno ritrovato un pezzo di fanale rotto che, sottoposto all'attenzione di un amico carrozziere esperto in singole porzioni di veicoli, l'ha attribuito a un Iveco Daily vecchio modello. «È uno di quei furgono - spiegano - con il cassone, in uso spesso ad artigiani come muratori o elettricisti. Abbiamo consegnato il pezzo di fanale ai carabinieri». Oltre al danno, per la famiglia derubata, anche la beffa. «La recente bolletta del gas - viene sottolineato - dai soliti 150-170 euro è passata a 500. A dimostrazione del fatto che la porta, rimasta aperta per almeno un paio di settimane, ha fatto schizzare i consumi». La coppia infatti tiene sempre al minimo il riscaldamento per trovare un po' di tepore al rientro, ma il termostato, con la porta spalancata, ha fatto scattare un maggior consumo di gas. «Siamo un po' amareggiati - conclude la coppia - Se prima quassù lasciavamo le porte aperte e le chiavi dell'auto sul cruscotto convinti che mai episodi del genere potessero succedere, ora abbiamo paura. Pronta, infatti, è stata la richiesta di installazione dell'allarme antifurto e delle telecamere di sorveglianza».
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Il Gazzettino