Casa esplosa, ma la Compagnia non lo risarcisce: è battaglia legale

PADOVA - “Quanto meno la casa è assicurata” pensava lo sfortunato proprietario della villetta in via Rienza a Padova, che il 19 febbraio scorso  è...

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PADOVA - “Quanto meno la casa è assicurata” pensava lo sfortunato proprietario della villetta in via Rienza a Padova, che il 19 febbraio scorso  è stata distrutta da una mai chiarita esplosione. Ma il 50enne non aveva fatto i conti con le assicurazioni. La sua non ne vuole sapere di pagare. La deflagrazione si è verificata nella tarda serata, attorno alle 22.30: per fortuna il proprietario, che in quell’immobile a due piani ha la residenza, non era in casa.


LA VICENDA - Lo scoppio ha sventrato l’edificio, che poi alle 13.30 del giorno successivo, il 20 febbraio, crolla completamente. La Procura apre un fascicolo penale contro ignoti  e pone sotto sequestro i ruderi: nei giorni al fatto, complice l’assenza del proprietario, la villetta era stata oggetto di due intrusioni regolarmente denunciate. La polizia giudiziaria che ha condotto i primi accertamenti non esclude il dolo, anzi, paventa la pesante ipotesi di “crollo di costruzione o altri disastri dolosi”, ma nel suo rapporto ammette che “sono emersi dati contrastanti che non consentono di formulare ipotesi concrete in merito alla dinamica degli eventi”, la cui causa più probabile resta quella di una fuga di gas.

Sta di fatto che le indagini a tutto campo dei carabinieri non producono elementi utili a identificare eventuali responsabili. Il Pm chiede l’archiviazione del procedimento penale e, come richiesto dal proprietario, il dissequestro e la restituzione dell’immobile: provvedimenti che il Gip accoglie il 17 luglio. Il 50enne, rientrato in possesso del bene, attraverso il consulente Nicola Mezzetti, per far valere l’assicurazione sulla casa ed essere risarcito si affida a Studio3A (specializzato nel risarcimento danni) che dispone anche una perizia con l’ausilio di droni per l’esatta quantificazione del danno. I tecnici verificano in primis il contratto sottoscritto con Vittoria Assicurazioni, che è assolutamente a posto: premio regolarmente pagato, il 18 settembre 2018, polizza - una rami elementari multirischi casa-famiglia - attiva e “capiente”, tipologia di danno prevista tra le garanzie. Il proprietario, peraltro, l’assicurazione l’aveva stipulata già da qualche anno.
Caso chiuso? Per nulla. I liquidatori di Vittoria, sconfessando l’operato dei loro stessi tecnici e, senza fornire motivazioni, non pagano lasciando il loro assicurato, che ha perso una casa, in braghe di tela. Non hanno neppure avanzato un’offerta formale.


Ora Studio3A denuncerà il comportamento di Vittoria all’Ivass, l’Istituto di Vigilanza sulle assicurazioni, con un formale reclamo per l’adozione delle sanzioni previste: se non basterà per sbloccare la situazione, si dovrà procedere per le vie legali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino