Una Casa dell'energia all'Itis Levi Ponti: laboratorio innovativo a impatto zero

L'obiettivo è informare gli studenti ma anche i cittadini L'idea del prof Da Villa: «Cambierà il modo di imparare»

La Casa dell'energia a Mirano
MIRANO - La Casa dell'energia apre le porte alla città e al futuro. Inaugurata ieri, all'Itis Levi Ponti, alla presenza delle autorità la nuova...

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MIRANO - La Casa dell'energia apre le porte alla città e al futuro. Inaugurata ieri, all'Itis Levi Ponti, alla presenza delle autorità la nuova struttura, costata 1,2 milioni di euro, è un laboratorio di sostenibilità ambientale quasi a impatto zero. Una costruzione di prima fascia in materia di categoria energetica e fonti rinnovabili. All'interno il laboratorio ospita strumentazioni di ultima generazione per esperimenti e misurazioni di ogni genere. Realizzato grazie alla collaborazione di 5 scuole del territorio, Città metropolitana, Comune di Mirano, Ministero dell'Istruzione, Unione Europea, 36 aziende sponsor, decine di imprese e il contributo scientifico del dipartimento di Fisica Tecnica dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e dell'Istituto per le Tecnologie per la Costruzione del Cnr di Padova.


COME NASCE
L'idea nasce nel 2012 quando il professor Ezio Da Villa, docente di laboratori di fisica e fisica applicata (ed ex assessore provinciale all'Ambiente), chiede ai suoi studenti un progetto per informare sul tema della sostenibilità. «Una concentrazione di informazioni così importante su tutte le questioni energetiche ambientali non esiste - commenta - Questo edificio è scuola, laboratorio, museo, esposizione di prodotti tecnologici. Qui i grandi temi della transizione energetica possono essere toccati con mano, non solo dagli studenti ma anche dai cittadini che vogliano informarsi. Qualcosa che cambierà il modo di fare scuola».


«SCUOLA E TERRITORIO»


«Connubio tra scuola territorio - aggiunge Francesca Scatto, presidente della sesta commissione del Consiglio regionale- enti locali ed imprenditoria, a dimostrazione che è possibile realizzare grandi progetti, basta crederci. Un chiaro esempio di come la progettualità, la visione per il futuro in sinergia con le giovani generazioni, sia fondamentale». Le fa eco la sindaca Maria Rosa Pavanello: «Ho iniziato con la dirigente Favaro nel 2013, vederlo concluso oggi è un'emozione straordinaria. Un'ulteriore eccellenza della città di Mirano, tutta rivolta al futuro». A fare gli onori di casa la dirigente Marialuisa Favaro: «Una festa per tutto il territorio. Un momento per dimostrare che la scuola oggi è in grado di catalizzare tutte le potenzialità e i bisogni di un territorio, mettendoli in sinergia. Questo edificio sarà fulcro di formazione, incontro, confronto, aggiornamento per tutti, dai più piccoli agli adulti».

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Il Gazzettino