CARTURA (PADOVA) - Un paese sotto choc, in quattro giorni sono morte per malattia due giovani donne, una delle quali madre di due bimbi in tenera età. La duplice tragedia...
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tornata e più aggressiva di prima, tanto da non lasciarle scampo. Natascia lascia un grande vuoto a Cartura: con chi chiunque si parli in paese, si riceve una descrizione di una persona sempre disponibile ad aiutare il prossimo, ad adoperarsi per le iniziative che si svolgono sia a livello scolastico che parrocchiale. “Era davvero una bella persona”, spiega il sindaco Pasqualina Franzolin, che è pure insegnante nella locale scuola elementare; “ha dato davvero tanto al mondo della scuola, mettendosi a disposizione per qualsiasi servizio”, aggiunge la prima cittadina, che insieme alle altre maestre della scuola primaria è stata a far visita al marito ed ai figlioli. “Doveva venire insieme a Michele a fare la cuoca al campo scuola che partirà dopo la sagra dell’ Assunta”, raccontano in parrocchia. Natascia infatti è stata anche un grande esempio di fede declinata nel concreto: “era una credente davvero profonda e la sua adesione al Vangelo la tramutava in servizio allegro ai fratelli” spiega ancora un parrocchiano. Era famosa per organizzare i pellegrinaggi a piedi al Santo; solo qualche mese fa un nutrito gruppo di fedeli ha organizzato una novena alla Madonna, di cui la Frigato era particolarmente devota, per chiedere sostegno e aiuto nel momento della prova: è deceduta all’ospedale di Schiavonia venerdì 25 e i funerali vengono celebrati stamani alle 9.30.
Angelka Stefanova, 33 anni, è spirata invece al policlinico di Padova tre giorni prima, il 22 luglio, anche lei a causa di una malattia che non perdona. Persona riservata, originaria della Macedonia, la donna dopo un periodo di convivenza con Manuel Maniero, era convolata a nozze nel novembre del 2016, trasferendosi nell’abitazione del marito, originario di Piove, che è un apprezzato arredatore, residente a Due Carrare, quasi a confine con Cartura. La gioia della coppia ha avuto, purtroppo, breve durata, per l’apparire di un tumore aggressivo e anche per Angelka a nulla sono valse le cure dei sanitari. Dopo il decesso, la salma è stata avviata alla città di Stip, in Macedonia, a circa 1.300 chilometri da Cartura. Due donne Natascia e Angelka, con storie molto diverse l’una dall’altra, accomunate però dalla fede cattolica, dalla bellezza e da un sorriso dolce e splendente: resta vivo il ricordo di entrambe e l’immagine della comunità di Cartura riunita ieri sera nella chiesa parrocchiale per la preghiera del Rosario, con le foto delle due giovani vite spezzate in poco tempo, ai lati dell’altar maggiore della chiesa parrocchiale intitolata a Maria Assunta.
Nicola Benvenuti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino