Cison di Valmarino. Il cartello della musicista Francesca Gallo allo stand di Artigianato Vivo: «Niente foto o video, godetevi il momento»

Cison di Valmarino. Il cartello della musicista Francesca Gallo allo stand di Artigianato Vivo
CISON DI VALMARINO (TREVISO) - I telefonini tenuti in tasca, nessuna foto e nessun video consentito per godersi appieno il momento. Nei dieci giorni di Artigianato Vivo...

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CISON DI VALMARINO (TREVISO) - I telefonini tenuti in tasca, nessuna foto e nessun video consentito per godersi appieno il momento. Nei dieci giorni di Artigianato Vivo all’ingresso delle antiche cantine Brandolini è stato posto un cartello che invitava gentilmente i visitatori a non fare foto o video. A esporlo Francesca Gallo, musicista e artigiana trevigiana, all’interno del suo stand e durante l’evento “Artigianato e storia orale accompagnati dalla fisarmonica”. La sua proposta ha riscosso un grande successo: circa 40mila visitatori hanno accettato di lasciare il telefono da parte e di vivere appieno l’esperienza. Non è però mancato qualche disappunto, qualche visitatore distratto, o che si è finto tale, con la videocamera accesa. Ma visto il cartello, e il suo contenuto, la quiete è stata ristabilita velocemente. Francesca Gallo è una donna poliedrica.


LA PASSIONE
Figlia di un costruttore di fisarmoniche, ha condiviso con suo padre la passione per la musica tradizionale. Negli anni ha imparato a costruire strumenti e nel 2011 ha deciso di riportare in vita la bottega di famiglia, salvando così un mestiere che altrimenti sarebbe stato dimenticato. Ci piace pensare che sia la sua esperienza di recupero delle tradizioni popolari ad averla portata a riflettere sul valore del ricordo. Nel cartello, Francesca scrive: «Ho sempre preferito il ricordo, che recupera le emozioni dal cuore, piuttosto che la memoria, che invece è la facoltà di mantenere in vita il passato. Il ricordo è l’esperienza che si fa, è solo tuo, perché tu sei unico. Non perdere l’occasione di esserci totalmente!».


IL CONCERTO A MILANO


L’iniziativa di non utilizzare il telefonino durante un concerto o una mostra sta prendendo sempre più piede. Anche il premio Nobel Bob Dylan ha scelto di proporre dei concerti “phone free show” durante il suo ultimo tour estivo tenutosi a Milano il 3 e 4 luglio. La decisione di Dylan di eliminare il telefono durante i suoi concerti è stata presa con l’intento di creare un’esperienza unica per il pubblico. Senza la distrazione dei telefoni, gli spettatori sono più concentrati sull’arte e sulla musica, vivendo così un momento di totale immersione. Ma c’è ancora chi si ribella a questa imposizione, come se immortalare e condividere sui social dia l’unica certezza di aver vissuto un evento. Cison è stata teatro di un evento speciale, dove si è creato un ricordo da raccontare e non mostrare. Francesca ha invitato a vivere prima e a raccontare poi, «lascia il telefono a chi ha paura e tu guarda, ascolta, parla e poi porta nel mondo ciò che sei stato qui dentro». I ricordi verranno custoditi «nel cuore, la memoria nella mente e qui o ci metti il cuore oppure tutto questo non esiste».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino