Precipita nel dirupo con la carrozzina e muore. Gliel'avevano appena regalata i figli

FRISANCO Precipita nel dirupo con la carrozzina e muore. Gliel'avevano appena regalata i figli
FRISANCO - Il giro con la carrozzina elettrica, che i figli gli avevano appena regalato per aiutarlo negli spostamenti, avendo difficoltà a camminare, è stato...

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FRISANCO - Il giro con la carrozzina elettrica, che i figli gli avevano appena regalato per aiutarlo negli spostamenti, avendo difficoltà a camminare, è stato fatale al pesnionato Giuseppe Bozzetto, 89enne, di Frisanco. L'89enne, Bozzetto, originario di Oderzo, abitava da sempre in Val Colvera, dove si era costruito una rete di affetti e di amicizie. È morto a poche decine di metri dalla propria abitazione: per cause ancora da chiarire avrebbe perso il controllo della carrozzina elettrica, precipitando in un un profondo dirupo, ricco di vegetazione. Avrebbe finito per lo schiantarsi contro un albero: un imnpatto tremendo che, da quanto ricostruito dai primi soccorritori, lo avrebbe ucciso sul colpo.


IL DRAMMA
Attorno alle 10.30 di ieri, l'anziano, che da tempo era supportato da un assistente famigliare, è uscito dalla propria abitazione, com'era solito fare, per una breve perlustrazione dei dintorni. E per farlo ha pensato bene di usare la carozzina elettrica, nuova fiammante, che gli avevano regalato i figli. Bozzetto non era più autonomo nella deambulazione e quel dono dei figli gli aveva restituito una grande carica di dinamismo. Il giretto quotidiano con la carrozzina elettrica per ammirare gli scorci della splendida vallata è diventato una trappola mortale. E lì tra quei suggestivi scorci panoramici, diventati la stampella della sua vecchiaia, ha trovato la morte. Bozzetto si spostava adagio su e giù per via Fonte Giulia, l'arteria che conduce al Monastero di Poffabro di Frisanco, accanto a cui sorge anche la sua abitazione. In questo momento di svago non veniva seguito dall'assistente famigliare proprio perché non si pensava che potesse nascondere insidie o pericoli. Quando, tuttavia, l'assenza dell'anziano è divenuta prolungata, il suo collaboratore domestico si è insospettito ed è uscito a cercarlo, notando la sagoma nel dirupo sottostante la carreggiata. Secondo una ricostruzione effettuata dalla Polizia stradale di Spilimbergo, intervenuta per i rilievi dell'accaduto, l'89enne potrebbe aver perso il controllo dei comandi della carrozzina, forse per un malore, non riuscendo a frenarne la corsa prima di precipitare nel bosco sottostante. Nell'urto l'anziano ha anche battuto violentemente il capo perdendo conoscenza.

L'ALLARME
L'assistente ha subito messo in moto la macchina dei soccorsi che sono scattati con te3mpestività. Dal Punto di primo intervento dell'ospedale di Maniago è stata inviata un'ambulanza, mentre dalla centrale operativa regionale è decollato l'elicottero sanitario, atterrato a Poffabro con a bordo il rianimatore. Per quasi un'ora l'equipe medica ha cercato di strappare alla morte l'89enne, ma nonostante il prodigarsi i medici hanno dovuto arrendersi e dichiare la morte di Bozzetto. Sul posto anche i Vigili del fuoco del distaccamento di Maniago, che hanno favorito la logistica dei soccorsi e hanno aiutato nella fase di recupero della salma dopo il nulla osta alla rimozione giunto dalla locale Procura della Repubblica. Non sarà necessario un supplemento di indagine: la morte dell'uomo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, non ha visto la responsabilità di terzi.

IL RITRATTO

Bozzetto, coniugato con figli e nipoti, da tempo aveva deciso di restare in Val Colvera nonostante i congiunti avessero consigliato di trovare una sistemazione diversa e meno disagevole: di fronte alla sua netta contrarietà, gli hanno affiancato un badante che lo sosteneva giorno e notte e gli faceva compagnia. «La notizia della morte del nostro concittadino ci addolora - il commento del sindaco di Frisanco Sandro Rovedo -: so che amava profondamente la nostra valle e aveva deciso di restarci anche quando le condizioni di salute si sono aggravate. Siamo davvero tristi e addolorati per questa morte e per le modalità con la quale si è consumata. Una tragica fatalità che ha scosso la piccola comunità che risiede nella borgata a ridosso del monastero». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino