OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MIRA - Aumentano le famiglie in difficoltà ma anche i costi di gestione: l'emporio alimentare San Martino della Caritas a Mira Porte per ora non accenderà congelatori e frigoriferi. L'annuncio arriva dall'associazione Ponte Solidale odv (no profit), responsabile dell'emporio per conto della Caritas, che lancia anche un appello alla Regione affinché riconosca la fibromialgia come malattia invalidante. L'emergenza sanitaria legata al Covid, unitamente all'aumento dei costi energetici ha messo in difficoltà molte famiglie di Mira ma anche l'emporio San Martino deve fare i conti con i costi di gestione della stessa struttura.
«Rispetto all'anno scorso le famiglie assistite, che si rivolgono alla Caritas e quindi a noi, per acquistare all'emporio solidale solo attraverso la tessera punti, sono in continuo aumento spiega Fabio Schirru presidente del Ponte Solidale - Nel 2021 i nuclei famigliari in possesso di tessera erano 214 quest'anno sono già saliti a 286, per un totale di 909 assistiti, ed in questo numero sono comprese anche le 30 famiglie ucraine scampate alla guerra tutt'ora in corso.
A preoccupare il responsabile dell'associazione Il Ponte Solidale anche la particolare situazione di alcune famiglie assistite. «Abbiamo scoperto che tra le famiglie che seguiamo ci sono anche due malati di fibromialgia, una patologia fortemente invalidante e per la quale non c'è una vera cura spiega Schirru. Questa patologia però non è riconosciuta dallo Stato né tantomeno dalla Regione e quindi non c'è alcuna esenzione per ticket, farmaci e terapie. Ci appelliamo alla sensibilità dell'assessore Manuela Lanzarin e del presidente Luca Zaia affinchè pongano fine a questa anomalia e sostengano concretamente queste persone». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino