Imprese e caro energia. La distilleria Castagner di Vazzola punta all'autosufficienza energetica

Caro energia, ecco come lo combatte la distilleria Castagner
VAZZOLA (TREVISO) - Castagner punta all’autosufficienza energetica e circolarità contro il caro energia. Un progetto che utilizza gli scarti di lavorazione. La...

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VAZZOLA (TREVISO) - Castagner punta all’autosufficienza energetica e circolarità contro il caro energia. Un progetto che utilizza gli scarti di lavorazione. La distilleria di Visnà ha dato il via ad una serie di misure per far fronte ai pesanti aumenti dei prezzi che si registrano anche nel suo settore. Scegliendo al contempo la via della sostenibilità, con una visione ad ampio spettro della direzione da prendere. In particolare è stato deliberato un piano di investimenti pari a circa un milione di euro per legare la produzione a modelli volti a una maggiore indipendenza energetica.

Le strategie

Un approccio green per Castagner, che va dalla valorizzazione e recupero delle bucce d’uva, per proseguire con bottiglie di vetro più leggere e l’implementazione dell’impianto fotovoltaico. Una strada obbligata per mantenere competitiva l’azienda, che oltre al prezzo del gas, deve fronteggiare un aumento di oltre il 50 per cento del costo di vetro e cartone. «Vogliamo arrivare in 3 anni a produrre autonomamente l’80% di energia necessaria all’impresa - spiega il fondatore Roberto Castagner – il fabbisogno annuale è di 2,5 milioni di metri cubi di metano, l’obiettivo è di risparmiare, grazie all’utilizzo dei bruciatori a buccia d’uva, il 60-70% nel 2023 e il 70-80% nel 2024. Dopo la conversione l’impianto a energia termica ci darà la possibilità di usare proprio la vinaccia, materia prima che già abbiamo. Dopo aver distillato le bucce d’uva per fare la grappa ed utilizzato i vinaccioli per la produzione di olio, prodotti per la cosmesi e per la farmaceutica, essiccheremo gli scarti per ottenere il combustibile. Abbiamo tutto in casa, senza dover ricorrere ad altre fonti energetiche». La sfida per il futuro riguarderà in particolare proprio l’efficientamento energetico, rilevato che il 30% del costo di una bottiglia di grappa è dato da questa voce. «Nei primi mesi del 2022 abbiamo installato il nuovo impianto fotovoltaico che si estende sui tetti occupando una superficie di 2500 metri quadrati, garantendo una potenza energetica pari a 400 kW/ora. Ad oggi produciamo il 20% dell’energia elettrica tramite il fotovoltaico, il nostro obiettivo è quello di arrivare al 40%. La transizione ecologica verso le rinnovabili è la strada più virtuosa per affrontare l’esorbitante aumento dei costi energetici, offrendo a quelle realtà che sapranno adeguarsi l’opportunità di crescere. Verranno invece penalizzate le imprese che non saranno in grado di riprogettare il proprio futuro energetico».

I contenitori

Una ulteriore novità messa in campo dalla distilleria di Vazzola è costituita dall’immissione sul mercato delle nuove bottiglie, più leggere e maggiormente sostenibili, dal momento che viene risparmiato vetro e si registra una riduzione nelle emissioni di CO2. «Abbiamo deciso di abbassare tutti i pesi vetro – conclude Roberto Castagner - se fino ad un anno fa una bottiglia pesava 800 grammi, oggi l’abbiamo portata a 600. Non abbiamo il problema dello spumante che deve tenere la pressione, la bottiglia è ugualmente bella. Così abbiamo risparmiato il 20-30% di vetro e ridotto l’impatto ambientale»

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Il Gazzettino