Caro energia. Antonio d'Anzi, titolare della pizzeria: «Bolletta quadruplicata, devo aumentare i prezzi»

L'esercente: «Da mille a oltre 4mila euro. Assurdo. Mi vedo costretto a ritoccare all’insù il listino pizzeria»

Antonio D'Anzi, titolare di una pizzeria, ha ricevuto una bolletta di 4 mila euro
SAN GIORGIO IN BOSCO - Quando ha aperto la busta di Energia Corrente contenente la fattura riferita ai consumi di luglio 2022, Antonio D’Anzi è trasalito nel leggere...

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SAN GIORGIO IN BOSCO - Quando ha aperto la busta di Energia Corrente contenente la fattura riferita ai consumi di luglio 2022, Antonio D’Anzi è trasalito nel leggere l’importo, quadruplicato rispetto ai mesi precedenti: ben 4.080 euro. Il titolare della pizzeria Antichi Sapori di via Valsugana a San Giorgio in Bosco temeva gli annunciati rincari energetici di cui tanto si parla in questi ultimi tempi, ma naturalmente non si immaginava un aumento di questa portata.

Un importo esagerato

«Di media ho sempre pagato una somma di 900/1.000 euro mensili, arrivando a 1.200 se tenevo il condizionatore acceso. A luglio, con oltre 35 gradi costanti di temperatura più quelli del forno a legna, nel locale non si respirava, cosicché il condizionatore ha funzionato un po’ di più. Ma qui siamo oltre qualsiasi immaginazione: questo importo è davvero esagerato».

Prezzi sul menù aumentati

Antonio D’Anzi, 47 anni, separato con due figli, dal 2011 gestisce la pizzeria in centro paese. Dopo aver visto la bolletta, come prima cosa ha ovviamente chiesto al commercialista di rateizzare la somma da versare a Energia Corrente. Poi si è rivolto al proprietario dello stabile dove ha in affitto la pizzeria per chiedergli di venirgli incontro con il canone. «Mi ha risposto che non sono problemi suoi ma miei e quindi ho dovuto giocoforza adeguare i prezzi a mia volta». Antonio D’Anzi ha quindi fatto stampare dalla copisteria fronte strada un cartello di avviso alla clientela: «A causa dei continui aumenti delle materie prime, per mantenere inalterata la qualità dei nostri prodotti, ci vediamo costretti ad aumentare di 1 euro ciascuna le pizze e 50 centesimi le bibite». Una scelta, quella degli aumenti, percorsa da molti altri imprenditori della ristorazione a fronte degli ultimi ingiustificati rincari delle bollette. «Il gestore di energia mi ha avvisato che da settembre e fino a novembre sarà ancora peggio - conclude Antonio D’Anzi -. Se chi ci governa non interverrà con correttivi, aumentando il potere d’acquisto e anche gli stipendi, la vedo nera per tutti. E, personalmente se continua così, prenderò delle decisioni drastiche».

 

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Il Gazzettino