Caro carburanti, blitz dei centri sociali al distributore Eni sulla A4: «Spregevole speculazione prodotta dalla guerra»

Caro carburanti, blitz dei centri sociali al distributore Eni sulla A4: «Spregevole speculazione prodotta dalla guerra»
VENEZIA-PADOVA - Sono arrivati questa mattina - 19 marzo - all'area di servizio di Arino, sull’autostrada A4 e l'hanno "occupata" salendo sulla tettoia del...

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VENEZIA-PADOVA - Sono arrivati questa mattina - 19 marzo - all'area di servizio di Arino, sull’autostrada A4 e l'hanno "occupata" salendo sulla tettoia del distributore Eni ed esponendo striscioni. Sono i Centri sociali del Nordest che manifestano contro gli aumenti del costo dei carburanti e delle bollette. «È una delle speculazioni più spregevoli prodotte dalla guerra - fanno sapere gli attivisti - e le ragioni di questi aumenti sono semplici: la nostra dipendenza dal fossile e dagli idrocarburi consente a poche multinazionali di concentrare una quantità enorme di ricchezze e potere. Alla fine siamo sempre noi a pagare il prezzo della crisi».

Il caro carburante, sostengono i Centri sociali, «è solo uno degli aspetti del drammatico aumento del costo della vita»: una situazione che da un lato «impoverisce le nostre tasche e gonfia quelle di un pugno di miliardari», dall'altro «aumenta la ricerca e l’estrazione di petrolio e gas». Il problema tocca in modo rilevante la nostra regione, dove molte persone vivono in aree extraurbane non raggiunte dai trasporti pubblici e quindi «la dipendenza dall’automobile è un fatto: ci si sposta per lavorare, per consumare e per semplice necessità, azioni quotidiane che sono diventate oggi quasi un lusso». I centri sociali, dunque, invitano i governi a sostenere economicamente le fasce di popolazione più povera e tassare quella più ricca, definanziare le spese militari, investire nei servizi di trasporto pubblico.

L'iniziativa, cominciata alle 9 e proseguita per un paio d'ore, si è svolta solo all'interno dell'area di servizio e non ha creato problemi alla viabilità dell'autostrada. Le forze dell'ordine hanno monitorato la situazione e non si sono registrati disordini.

 

 

 

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Il Gazzettino