Caro bollette ma a Treviso non si rinuncia alle feste: sì a Natale e Capodanno in piazza

Natale e Capodanno a Treviso si festeggeranno con le luci e la festa in piazza grazie a commercianti e sponsor
TREVISO - Caro bollette e sacrifici: ma il Capodanno in piazza si farà. E per il Natale il sindaco non vuole spegnere le luminarie. «Abbiamo un obbligo morale di...

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TREVISO - Caro bollette e sacrifici: ma il Capodanno in piazza si farà. E per il Natale il sindaco non vuole spegnere le luminarie. «Abbiamo un obbligo morale di bellezza e conforto in questo momento difficile» spiega Mario Conte. Oggi, 7 ottobre a Roma si parlerà di interventi governativi a favore dei comuni: non tutte le città hanno lo stesso livello di criticità, questo dipende dai contratti di approvvigionamento, ma rispetto alla spesa storica di 1,6 miliardi di euro finora il Governo ha aiutato il comparto con 820 milioni, erogati in varie tranche. Solo che adesso il costo complessivo è almeno il doppio. Gli aumenti variano dall'80% a 4 o 5 volte in più rispetto al passato. Serve dunque un sostegno ai sindaci, che a propria volta limeranno il possibile. Ma, secondo Mario Conte, ci vuole anche buonsenso. E la variabile psicologica non è da sottovalutare.


GLI ACCORGIMENTI
Perciò sì al Natale e al Capodanno in piazza, anche se con qualche accorgimento in più. «Stiamo organizzando un Natale che tenga monitorati tanti aspetti, però c'è un aspetto morale che ritengo sia importante. Se le famiglie saranno costrette a fare sacrifici non vogliamo affossare anche il benessere psicologico consegnando una città triste e senza luminarie. Soprattutto per i più piccoli, per i quali Natale rappresenta la magia».


LA MOBILITAZIONE


Ecco che il Comune di Treviso ha messo a budget la stessa cifra dello scorso anno. Cercando, per il Capodanno e l'illuminazione, l'aiuto dei privati. «I commercianti hanno già dato il loro assenso a confermare la quota dello scorso anno per le luminarie - aggiunge il sindaco - e grazie all'aiuto di alcuni sponsor possiamo confermare la festa di Capodanno in piazza. Senza dubbio la situazione è in evoluzione, vedremo cosa succede e ci ritareremo cammin facendo. Ma ad oggi mantenere un Natale che riscaldi il cuore è una priorità. Anche per tutelare i molti lavoratori di quel settore, che si troverebbero senza commesse». Quindi il sindaco è deciso a mantenere un equilibrio sulle feste di Natale e fine anno. Magari ritarando gli orari e riducendo qualcosa. A meno che la situazione non cambi drasticamente. «Sul Capodanno in piazza abbiamo già trovato dei partner che ci consentiranno di fare una bella cosa con un costo assolutamente accessibile. Manterremo gli artisti e le performance e vedremo come organizzarci per le luminarie. Ma moralmente non ci sentiamo di privare i cittadini di un po' di leggerezza». Quindi al momento l'intenzione è di mantenere il format degli scorsi anni, già comunque riconsiderato alla luce della pandemia. «Al momento andiamo avanti con l'organizzazione piena. Se ci sarà una sorta di ritorno alla normalità procederemo, se invece ci sarà chiesta austerity ci muoveremo di conseguenza». Ieri si è tenuto un tavolo nazionale a Roma con il presidente nazionale Antonio Decaro. Tavolo da cui le diverse amministrazioni attendono risposte. «Il Governo uscente ha poteri ridotti, non c'è un nuovo governo, ma è fondamentale che la risposta sia immediata perchè le bollette stanno arrivando adesso». Per un Comune come Treviso l'aiuto stimato dagli uffici dovrebbe aggirarsi attorno ai 5 milioni di euro. «Chiediamo che si continui a sostenere i comuni anche se l'aiuto arrivato in termini di sostanze è poco più di una pacca sulla spalla». Per Treviso si è infatti trattato di 300 mila euro a fronte di un aumento pari a 1 milione 200 mila euro.

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Il Gazzettino