Dalla Caritas 50.000 euro alle famiglie che faticano a pagare le bollette

Caro-bollette, la Caritas aiuta le famiglie in difficoltà
ROVIGO - La diocesi di Adria e Rovigo mette a disposizione attraverso la Caritas diocesana 50.000 euro dai fondi ricevuti con l’8x1000 per aiutare le persone e famiglie...

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ROVIGO - La diocesi di Adria e Rovigo mette a disposizione attraverso la Caritas diocesana 50.000 euro dai fondi ricevuti con l’8x1000 per aiutare le persone e famiglie residenti nel territorio che sono in difficoltà a pagare le bollette di luce e gas. Ogni richiesta di sostegno non è cumulabile con contributi da parte di altri enti, e va presentata attraverso i moduli già disponibili nelle parrocchie. Potrà essere erogata la somma massima di 500 euro a richiesta, secondo le disponibilità del fondo e non superando l’importo delle bollette non pagate, salvo diversa valutazione.

Tre richieste per ogni parrocchia

Ogni parrocchia tra le 109 nel territorio della diocesi di Adria e Rovigo potrà presentare un massimo di 3 richieste: il limite non significa un “No” automatico ad altre domande, che andranno considerate secondo le disponibilità del fondo, e mira piuttosto alla massima distribuzione territoriale delle risorse stanziate, tenendo conto poi che i vicariati dei centri più grandi comprendono un maggior numero di parrocchie: Rovigo 19, Lendinara-San Bellino 21, Adria 16 e Badia-Trecenta 15, ad esempio. Così, la Caritas diocesana prevede di erogare entro settembre l’intero stanziamento di 50.000 euro del “Fondo per contributo a persone e famiglie, utenze energetiche 2022 - Prima assegnazione”. 
 

Sempre più casi

Prima assegnazione perché «qualora l’iniziativa si riveli idonea a sollevare famiglie e persone in difficoltà, confidiamo di poter procedere in futuro ad altre assegnazioni», spiega il vescovo Pierantonio Pavanello nella lettera indirizzata ai presbiteri per spiegare l’iniziativa. La speranza, inoltre, è che le risorse iniziali possano crescere con l’ulteriore generosità di benefattori quali enti, istituzioni, fondazioni e privati cittadini. È un’iniziativa, spiega monsignor Pavanello nella lettera ai parroci datata 8 luglio, pensata «per dare un segno di vicinanza a tante persone e famiglie in difficoltà economiche, che rischiano di vedersi sospesa la fornitura della luce e del gas perché non sono in grado di pagare le bollette».


«I volontari dei Centri di ascolto si trovano di fronte a un numero sempre maggiore di casi: sono persone anche con 800-900 euro di pensione, ma con bollette da 700 euro: certo possono essere rateizzate, ma il 50% va comunque pagato subito», hanno spiegato ieri nella sede della curia vescovile, alla presentazione dell’iniziativa, il direttore della Caritas diocesana Davide Girotto e l’economo della diocesi Daniele Andreotti. Il fondo coprirà nei limiti delle risorse della prima assegnazione di 50.000 euro le bollette insolute emesse nel 2022. «Chi fino a ieri “non ha avuto bisogno”, può trovare difficile rivolgersi alla Caritas: per qualcuno è un’azione “etichettante”, e così - è stato puntualizzato - mentre alla Caritas diocesana è affidata la gestione del fondo, la domanda di contributo avviene tramite le parrocchie», con il pagamento effettuato dal direttore dell’Ufficio Caritas diocesano attraverso la parrocchia. Individuate le persone e famiglie che sono nella condizione di ricevere il contributo, la richiesta dunque, una volta compilata, andrà poi trasmessa alla Caritas assieme alle copie della carta d’identità del richiedente, delle bollette non pagate e dell’eventuale corrispondenza con il fornitore di luce e gas davanti al mancato pagamento.
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Il Gazzettino