Caro bollette, azienda dà 250 euro a ogni dipendente: «Siamo tutti in balia di aumenti folli»

La Far di Feltre
FELTRE -  Un bonus da 250 euro a dipendente per permettere ai lavoratori di far fronte al caro bollette: è la misura introdotta dall'azienda Far Spa di Feltre e...

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FELTRE -  Un bonus da 250 euro a dipendente per permettere ai lavoratori di far fronte al caro bollette: è la misura introdotta dall'azienda Far Spa di Feltre e destinata ai 47 dipendenti in questa delicatissima fase storica contrassegnata dall'aumento dei prezzi di gas e corrente. Un investimento che costa alle casse dell'azienda circa 12mila euro. Un segnale concreto a favore dei dipendenti che si trovano a dover affrontare degli aumenti in bolletta che per qualcuno possono essere anche difficilmente sostenibili. «Si tratta di una mini-manovra da 12mila euro, risorse disponibili grazie all'autoproduzione interna di energia attraverso cogeneratore», spiega Luca Merlini, responsabile vendite di Far.


FILI IN ACCIAIO

L'azienda Far Spa, si trova in zona industriale a Villapaiera nel comune di Feltre, fa parte di Steelgroup Italy Holding, ed è una realtà specializzata nella produzione di fili in acciaio micro-legato temprati. Grazie ad impianti tecnologicamente avanzati e agli elevati standard qualitativi applicati sul processo e sui controlli finali, Far è un fornitore affidabile a livello internazionale per i migliori produttori di molle, componenti elastiche e particolari piegati di alta sicurezza operanti settore medicale, automotive, aerospaziale e militare.


IL CARO BOLLETTA

E' innegabile che la situazione sia difficile da mesi per le imprese. Prima l'aumento spropositato dei prezzi delle materie prime, poi l'aumento di luce e gas che stanno mettendo in reale difficoltà molte imprese. Altre, invece, cercando di mettere in atto iniziative per attutirne gli effetti negativi. Come sta facendo la Far Spa. «Il caro-bolletta arriva dopo l'escalation dei prezzi delle materie prime iniziata circa un anno fa, un aumento che stiamo gestendo con diverse iniziative commerciali. L'obiettivo è stato ed è tuttora duplice: minimizzare l'impatto di questi rialzi e mettere in sicurezza la nostra produzione», afferma Merlini, che prosegue: «Quello che però viviamo oggi in azienda è esattamente quello che stanno vivendo le famiglie dei nostri collaboratori. Tutti siamo in balia di questi aumenti folli e solo facendo rete possiamo superare l'attuale periodo, come successo nei mesi più bui della pandemia».


LE INIZIATIVE

Ed è proprio la considerazione che tutti sono sulla stessa barca, che ha spinto la direzione dell'azienda feltrina a prendere in mano la situazione e a fare qualcosa di concreto per i suoi dipendenti. E l'idea è stata quella di erogare un bonus, una misura di welfare aziendale - già applicata in altre due aziende di Steelgroup - che va di pari passo con le politiche di sostenibilità attuate da Far nel pieno della transizione ecologica: l'autoproduzione di energia all'interno dei processi produttivi - ne è un esempio concreto. «Purtroppo - afferma Andrea Beri, imprenditore titolare di Steelgroup Italy Holding - questa nostra autoproduzione non riesce a raggiungere ancora un livello tale da cancellare l'effetto devastante degli aumenti su un bilancio familiare ma la nostra politica aziendale vuole dare il massimo aiuto possibile ai dipendenti e procedere su questa strada».


PICCOLO SEGNALE

«Ad oggi non ci sono delle previsioni di veloce rientro dei costi energetici e la situazione in Ucraina sta complicando il quadro sia per le aziende che per le famiglie. Questo bonus va nella direzione intrapresa anche recentemente dal Governo ma per mitigare l'effetto del caro-bolletta ognuno deve fare la propria parte, innescando meccanismi virtuosi di risparmio energetico e di produzioni alternative, anche su piccola scala. Questa è la filosofia che ci ha ispirati», conclude Merlini.

 

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Il Gazzettino