Caro bollette, i benzinai chiudono i distributori dalle 19, compresi i self service: «Costi insostenibili»

Moreno Parin, presidente dei benzinai trevigiani
TREVISO - Distributori chiusi dalle 19, con le luci spente fino alla riapertura della mattina dopo. E, ovviamente, chiusi anche i self- service. Moreno Parin, coordinatore del...

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TREVISO - Distributori chiusi dalle 19, con le luci spente fino alla riapertura della mattina dopo. E, ovviamente, chiusi anche i self- service. Moreno Parin, coordinatore del sindacato benzinai Treviso (Gc Tv) annuncia le drastiche decisioni prese dalla categoria per contenere i costi legati al caro-bollette, che sta pestando duro anche su chi gestisce le stazioni di servizio. 

IL PROBLEMA
«Da una nostra indagine, tutt’ora in corso, emerge la gravità del caro-energia per i gestori di distributori carburanti - sottolinea Perin - il dato che spicca è estremamente preoccupante: si parte dal raddoppio della bolletta in su. Tradotto in cifre significa una media di maggiori costi per oltre 10mila euro all’anno, decisamente insostenibile». Perin ricorda che i margini di guadagno per i gestori sono concordati con le compagnie petrolifere, il margine di manovra per chi lavora sul territorio è minimo: « È noto che i guadagni dei gestori sono stabiliti da accordi con le compagnie petrolifere, e sempre le compagnie stabiliscono, meglio: impongono, i prezzi di vendita dei carburanti, la possibilità del gestore di incrementare il suo guadagno pro-litro è di uno zerovirgola, senza contare che questo causerebbe problemi di concorrenza che gli si ritorcerebbero contro, e questo perché gli accordi, tutti, non hanno mai tenuto conto dei cambiamenti intervenuti nel settore della distribuzione dei carburanti».

L’APPELLO
Le maxi bollette stanno riducendo a vista d’occhio i guadagni: «Adesso è arrivata la pesante tegola del caro-energia, e in qualche modo va risolta pena il disastro economico per troppi gestori, sappiamo tutti che il Governo ha lavorato e lavora per limitare il caro-energia, ma difficilmente saranno interventi che riporteranno il costo dell’energia a costi accettabili. Le compagnie petrolifere avrebbero l’obbligo di intervenire sui margini per dare una mano ai loro gestori, e non è che servirebbero incrementi di margine folli, uno o due centesimi al litro al momento potrebbero bastare, ma mentre sono veloci a ritoccare i propri margini sono più lenti delle lumache per quelli dei gestori, sempre che lo facciano».

LA SOLUZIONE


Da qui la necessità di tagliare i costi. Riducendo il consumo di energia: «Altro non rimane ai gestori - conclude Perin - che arrangiarsi come possono per risparmiare energia elettrica. E non è che abbiano molte possibilità: non possono di certo risparmiare sull’energia necessaria alle pompe di benzina, nemmeno possono farlo sull’illuminazione, che è la maggior componente del consumo di energia elettrica, durante il normale orario di lavoro, lavorerebbero male e la poca illuminazione favorirebbe la delinquenza». Unica alternativa spegnere tutto a distributore chiuso: «Rimane solo lo spegnimento dell’illuminazione durante l’orario di chiusura notturna, e siccome è impensabile far funzionare il self-service al buio si deve chiudere l’impianto dalle 19, orario di chiusura serale, fino alla normale apertura del mattino. A mali estremi, estremi rimedi. Nessun gestore vuole togliere un servizio ai propri clienti, ma se l’alternativa è ridurre drasticamente il proprio guadagno non gli rimane altro da fare, per il momento. Vorrà dire che gli automobilisti staranno attenti a rifornirsi solo di giorno».

 

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Il Gazzettino