Caro affitti, cinquanta studenti universitari dormono in tenda davanti al palazzo del Bo

Caro affitti, cinquanta studenti universitari dormono in tenda davanti al palazzo del Bo
PADOVA - Una cinquantina di studenti dormirà in tenda davanti a palazzo Bo almeno fino a venerdì. Il presidio permanente, organizzato da Udu Padova, pone...

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PADOVA - Una cinquantina di studenti dormirà in tenda davanti a palazzo Bo almeno fino a venerdì. Il presidio permanente, organizzato da Udu Padova, pone l'attenzione sull'emergenza abitativa che da tempo attanaglia la comunità studentesca, ma è solo l'ultimo di una lunga serie di mobilitazioni che da mesi vede le rappresentanze studentesche chiedere maggiori attenzioni a Regione e Governo per il rispetto del diritto allo studio e all'avere una casa.

Trovare casa a Padova è infatti sempre più difficile. La media di affitto per una camera singola è arrivata a 398 euro, con un aumento del 9,4% in sei mesi. Cifre che fanno di Padova l'ottava città universitaria più costosa d'Italia. «Il nostro presidio andrà avanti finché non arriveranno risposte concrete, non ci faremo fermare nemmeno dal maltempo, perché sul diritto allo studio serve un impegno chiaro afferma Emma Ruzzon, presidente del Consiglio degli studenti e già nota per il duro discorso che fece nell'aula magna del Bo davanti al presidente Mattarella nel 2022 . Le richieste di posti letto a Padova ogni anno superano le 14mila, ma i posti a disposizione non bastano per coprirne nemmeno il 5%. Questa emergenza abitativa dura da almeno due anni e i prezzi degli affitti sono aumentati per una deficienza strutturale . A Padova abbiamo l'aumento più alto in Italia: 49% (variazione rispetto all'anno scorso, ndr). Mi unisco alla mobilitazione perché gli studenti di oggi e di domani hanno bisogno di vedere garantiti i propri diritti».
Ha dichiarato il suo appoggio l'iniziativa anche il portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale Arturo Lorenzoni: «La protesta degli studenti padovani è legittima, credo sia necessario procedere con celerità, senza attendere programmazioni di lungo respiro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino