Padova. Caro affitti, il Collettivo Spina occupa Scienze politiche: «Case per tutti»

PADOVA - Doveva essere un'assemblea sull'emergenza abitativa studentesca, si è trasformata in occupazione di palazzo Wollemborg in via del Santo....

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PADOVA - Doveva essere un'assemblea sull'emergenza abitativa studentesca, si è trasformata in occupazione di palazzo Wollemborg in via del Santo. «Università occupata, case per tutti» recita lo striscione che campeggia all'ingresso della sede di Scienze Politiche. L'azione è firmata Collettivo Spina, ramo universitario del Centro Sociale Pedro, che ribadisce così quanto l'emergenza abitativa stia pesando sulle tasche degli universitari. «Abbiamo occupato scienze politiche per riprenderci lo spazio, per chiedere un'università diversa spiegano gli studneti di Spina - Abbiamo programmato una serata di socialità, dopo una cena sociale staremo insieme con della musica e dormiremo tutti insieme».

Sono una cinquantina gli occupanti di Scienze Politiche che dopo aver tenuto in tarda serata una conferenza-dibattito in un'aula del palazzo con varie realtà studentesche come Spazio Catai hanno deciso per il gesto forte di occupare. Quando i vigilanti dell'ateneo li hanno invitati all'uscita gli universitari hanno risposto piazzando le tende nel cortile e attrezzandosi per la serata. Dopo una cena sociale sono spuntate anche delle casse e una console e i ragazzi hanno ballato nel cortile davanti alla biblioteca. «Con questo gesto vogliamo ricordare la responsabilità dell'Università di Padova nel provocare la situazione presente - continuano gli universitari - Fautrice di tale crescita dell'ateneo, l'istituzione non si è interessata di garantire né un'adeguata disponibilità di alloggi nelle residenze pubbliche, né efficaci soluzioni al caro affitti. È perciò responsabile di negare il diritto di tutti a studiare e di proporre un'esperienza di studio accessibile solo a chi ha i mezzi per superare il processo selettivo e discriminatorio di ricerca di un alloggio in città». Era dal 2018 che il palazzo più politicamente vivace del Bo non veniva occupato, all'epoca furono gli universitari di Udu. Questa volta l'occupazione era nell'aria: il collettivo Spina da un paio di settimane porta avanti una protesta al Bo con dei brevi flashmob in cui all'ingresso dei palazzi appende la scritta "Affittasi", lasciando intendere che se gli appartamenti non si trovano prima o poi gli studenti lo spazio se lo prendono. 

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Il Gazzettino