Il carnevale si farà anche in tempo di Omicron, c'è già il programma: «Ma niente folla»

Carnevale di Venezia
VENEZIA - Pubblicamente non ne parla nessuno, ma manca solamente un mese al suo inizio. Eppure, a fine 2021 il sindaco aveva annunciato che il Carnevale in qualche modo si...

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VENEZIA - Pubblicamente non ne parla nessuno, ma manca solamente un mese al suo inizio. Eppure, a fine 2021 il sindaco aveva annunciato che il Carnevale in qualche modo si farà. Ma come? Certamente non ci sarà il volo dell'Angelo in Piazza con conseguente bagno di folla, e neppure grandi manifestazioni all'aperto. Ma nessuno ha detto che Carnevale debba essere tutto virtuale, come era stato lo scorso anno, tra l'altro raccogliendo un'importante partecipazione alle iniziative.


Ci pensa il vicesindaco Andrea Tomaello a suonare l'adunata, prima che sia davvero tardi e chi vuol venire a Venezia non riesca a prenotare il viaggio. D'altronde, la struttura economica della città, per come si è sviluppata nei decenni precedenti, non può permettersi un altro stop fino a Pasqua, pena la morte di molte attività e la perdita di centinaia di posti di lavoro.

LA SVEGLIA

L'idea di Tomaello è di organizzare iniziative in grado di riempire il pomeriggio o la sera di chiene in città per mascherarsi e godere di un clima più leggero di quello che si respira ormai da due anni. Inoltre, dare la possibilità ai bambini di tornare a divertirsi in tutta sicurezza. «La nostra idea è quella di dare un po' di respiro alla città e alle sue attività - spiega Tomaello - Dalla fine delle vacanze natalizie la città si è svuotata e le categorie economiche si aspettano qualcosa per fine febbraio, come il sindaco aveva promesso anel suo discorso di fine anno.
A livello nazionale siamo accerchiati da messaggi allarmanti, ma penso anche che sia venuto il momento di cambiare a comunicazione e di mandare messaggi che guardano un po' avanti e che posano far tornare la voglia di vivere, cominciando proprio da Venezia». Se fino a un mese fa Vela (il braccio operativo del Comune per le manifestazioni) era al lavoro sperando di portare avanti un certo programma, l'arrico della variante Omicron e la sua rapida diffusione ha fatto bloccare tutti i piani. Difficile, se non impossibile, che si facciano grandi manifestazioni come quelle che c'erano fino al 2020.

TEATRI E MUSEI

«Allora - aggiunge il vicesindaco - proviamo ad organizzare qualcosa in tutti i teatri della città, visto che sono tutti aperti che al momento si può accedere al cento per cento della capienza, con obbligo di green pass e mascherina. Ne abbiamo tanti, tra Venezia e Mestre e si tratta di organizzare spettacoli in grado di coinvolgere famiglie, bambini, ospiti degli alberghi. Magari offrire, visto il successo nel periodo natalizio, i musei aperti la sera, iniziative a tema culinario e sui dolci tipici. Insomma, quest'anno con vaccino e green pass ci si può spostare abbastanza facilmente, non ci sono restrizioni particolari neanche per l'estero».

LA PIAZZA

Quanto a piazza San Marco, bisognerà evitare gli assembramenti che si sono verificati a Capodanno. «Proprio per questo bisogna pensare a un programma minimo e in tutta sicurezza, altrimenti se non offri nulla vanno tutti in piazza - conclude Tomaello - Ripeto: l'importante non è tanto organizzare un programma ricco di iniziative e paragonabile a quello del 2019 o anche del 2020, ma offrire un calendario di eventi condiviso con categorie e associazioni ai cittadini e ai visitatori, che speriamo verranno, stimolandoli anche a guardare oltre, con un messaggio di speranza dopo tanti mesi di chiusure e sofferenza».
 

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Il Gazzettino