Carenza di personale, il ministro Carlo Nordio: «Il Veneto è stato a lungo trascurato, sto lavorando per colmare le lacune»

TREVISO - Carlo Nordio a Treviso questa mattina, 27 gennaio, per la commemorazione alla caserma Cadorin. L'occasione è servita anche per fare il punto sulla situazione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - Carlo Nordio a Treviso questa mattina, 27 gennaio, per la commemorazione alla caserma Cadorin. L'occasione è servita anche per fare il punto sulla situazione e sulle manovre a cui il ministro della giustizia intende dare priorità. «Come parlamentare del territorio la mia energia è prioritariamente orientata per risolvere le necessità - ha puntualizzato Nordio - Il Veneto è stato a lungo trascurato sul personale, carenze di organico e difficoltà anche sul fronte penitenziario oltre a quelle degli uffici giudiziari sono note. Me nel Veneto sono particolarmente accentuate. Come ministro e come parlamentare del territorio farò di tutto perché vengano colmate». 

Ruoli di potere, la maggior parte in mano ai veneti

Nei ruoli di potere oggi, ci sono tante persone arrivate dal Veneto. «Per me è un motivo d'orgoglio - ammette Nordio - Io sono metà veneziano ed interamente trevigiano perchè ho sempre lavorato a Venezia ma sono nato e vivo a Treviso. Probabilmente il fatto che vi siano molti veneti è in parte frutto di una coincidenza, in parte è una compensazione del destino perché il Veneto è sempre stato trascurato e, un po' di giustizia distributiva in questo mondo, anche se magari accidentalmente, si realizza, in questo modo abbiamo un po' colmato le lacune del passato». 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino