Carenza di medici di base, a Maser 1350 cittadini rimangono senza assistenza

Carenza cronica di medici di base nel trevigiano
MASER - Dopo 40 anni di servizio Maurizio Bressan, medico di base di Maser, va in pensione e l'emergenza medici si fa sentire più forte che mai. Un'emergenza che...

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MASER - Dopo 40 anni di servizio Maurizio Bressan, medico di base di Maser, va in pensione e l'emergenza medici si fa sentire più forte che mai. Un'emergenza che riguarda tutta la provincia oggetto del periodico aggiornamento della conferenza dei sindaci dell'Usl 2 riunitasi ieri. Il 30 giugno sarà l'ultimo giorno per Bressan, medico conosciuto non solo a Maser, ma anche nei comuni limitrofi, e dal 1 luglio saranno quindi 1350 i pazienti che dovranno far affidamento su altri medici vicini. «Questi 40 anni sono volati e mi dispiace dover lasciare il mio lavoro e i miei pazienti. Penso di aver dato abbastanza e di essere arrivato alla fine della mia carriera. Questi due anni di pandemia sono stati davvero molto pesanti» le parole di Bressan. «Mi dispiace anche che i miei pazienti vengano ora parcheggiati da altre parti, perché non saranno loro a scegliere il medico. Così si perde il rapporto di fiducia e anche quello territoriale con la popolazione: l'80% dei pazienti vive nel raggio di circa un km dal mio studio».


LA PREOCCUPAZIONE
È preoccupato il medico Bressan. «Mi è stato chiesto di non fermarmi e resterò a disposizione di chi ha la necessità. Sarò nel mio studio per visitare con più calma, non con i ritmi e i tempi attuali». «Quello che stavo svolgendo negli ultimi tempi non è più il lavoro che ho iniziato nel giugno 1982 - prosegue - Nuovi protocolli, nuove regole, una burocrazia informatica che ti fa perdere quello che sarebbe il tuo ruolo. C'è bisogno di personale amministrativo che svolga i compiti che un medico non dovrebbe fare per svolgere meglio e con più semplicità il proprio lavoro». Un problema, quello dei pochi medici, che sta muovendo l'attenzione di molti, visti anche gli errori nella programmazione nazionale delle borse di studio per le specializzazioni. L'Usl, dal canto suo, assicura: «Gli sforzi aziendali si stanno concentrando ancora sulla copertura dei posti dei medici di medicina generale e sui turni di guardia medica. L'Azienda si sta adoperando quotidianamente nella ricerca di medici o di nuove soluzioni per contenere la grave carenza di medici. Si stanno percorrendo tutte le opzioni possibili per garantire i servizi sul territorio, nonostante le note difficoltà: la problematica, come più volte ribadito, è di carattere generale e legata ad errori nella programmazione nazionale. L'ingresso nelle scuole di specializzazione di molti medici che prima prestavano servizio, con la relativa incompatibilità dell'incarico presso l'Usl sta rendendo difficile il reperimento di nuove risorse, anche tra i neolaureati».


L'INTERVENTO
Ieri alla Conferenza dei sindaci dell'Usl 2 Marca trevigiana con il direttore generale Francesco Benazzi era presente anche la sindaca di Maser Claudia Benedos che ha voluto tranquillizzare i suoi concittadini e, come lei, pazienti del medico Bressan, che troveranno tutti una sistemazione provvisoria grazie alla disponibilità dei medici nei comuni limitrofi, che hanno accettato di aumentare il massimale da 1500 a 1800 pazienti. «Ci dispiace che il nostro medico vada in pensione anche se speravamo rimanesse fino ai 70 anni visto che la norma lo consente. Capiamo che questi 2 anni di pandemia hanno provato i medici e che ora siano stanchi anche fisicamente - dice Benedos - Per ora non c'è un sostituto, ma l'Ulss 2 è alla ricerca di medici o di soluzioni per contenerne la grave carenza: a ottobre verrà istituito un ambulatorio nell'ex ospedale di Asolo, con giovani medici laureati, le USCA, che ora assistono i pazienti affetti da Covid, ma non ricoverati». Benedos in questi giorni ha anche incontrato personalmente un medico del Piemonte che intende trasferirsi in queste zone e che potrebbe iniziare l'attività nel nuovo centro medico di Coste come sostituto al medico Bressan, ma non è detto perché anche a Fonte e Loria sta per arrivare il pensionamento a due medici.


LE SOLUZIONI


Un'emergenza che vedrà la fine solo nel dicembre 2023, quando nuovi specializzandi di medicina generale potranno coprire i posti vacanti. Nel frattempo l'Ulss 2 si è attivata anche con altre soluzioni: il reperimento di nuove risorse anche tra i neolaureati appena iscritti agli ordini dei medici, dotare il medico di una segreteria online e ampliare le possibilità di scelta del medico da parte del paziente.
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Il Gazzettino