Carcere di Rovigo più grande con una nuova ala per 120 detenuti

Carcere di Rovigo
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ROVIGO  - Va avanti il progetto per la realizzazione della nuova ala da 120 posti del carcere, che attualmente ha una capienza regolamentare di 208 posti. A sottolinearlo, una nota diffusa dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili nella quale si dà conto della «costruzione di un padiglione modello per detenuti adulti, in ampliamento dell’esistente casa circondariale di Rovigo per la quale è stata affidata la progettazione di fattibilità tecnico-economica».


Una nota analoga, lo stesso giorno, è comparsa anche sul sito del ministero della Giustizia. «Nel Veneto è prevista, fra gli altri interventi, la costruzione di un padiglione modello per detenuti adulti, in ampliamento della casa circondariale di Rovigo, per un importo di circa 15 milioni». In realtà, la spesa prevista è di circa 10 milioni perché si tratta, come si legge nell’apposita scheda del Senato, di un investimento complessivo da 84 milioni «per la costruzione di otto padiglioni di detenzione, tra cui sale e spazi di riabilitazione», entro il 2026, con l’obiettivo «di ampliare il patrimonio immobiliare penitenziario al fine di migliorare la qualità dell’esecuzione della pena nel trattamento dei detenuti, favorendo le attività lavorative, contrastando sovraffollamento e recidiva, garantendo una ricettività che garantisca le condizioni di sicurezza e salute di tutti i settori della vita di detenzione all’interno di strutture a vocazione riabilitativa e a costo energetico quasi zero», il tutto finanziato con i fondi del Pnrr.


PRIMO ATTO DEL PNRR
Per il momento, quindi, l’unico investimento certo al 100 per cento in Polesine del Piano nazionale di ripresa resilienza sembra essere proprio l’ampliamento della casa circondariale inaugurata il 29 febbraio 2016. Fra l’altro, dal 2019, due sezioni detentive per un totale di circa cento posti sono state destinate al circuito dell’Alta sorveglianza, As3, ovvero alla reclusione di persone che hanno commesso reati legati alla criminalità organizzata. L’ampliamento è stato inserito nel programma di edilizia penitenziaria relativo al triennio 2020-2022, con un quadro economico di 10,122 milioni. E già il 2 settembre 2020 è stato appaltato il “Servizio di verifica preventiva finalizzata alla validazione dei progetti definitivi ed esecutivi. Primo lotto funzionale Padiglione 1 ovest” alla ditta di certificazioni e controlli per le costruzioni di Milano Icmq., per l’importo di 38.125 euro al netto dell’Iva, corrispondente a un ribasso del 72,20% sulla base di gara.
Come ha spiegato lo scorso giugno il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto in audizione alla Commissione Bilancio del Senato, «il fondo complementare del Pnrr, alla lettera G, prevede 132,9 milioni di euro, dal 2022 al 2026, per la costruzione e il miglioramento di padiglioni e spazi per le strutture penitenziarie per adulti e minori, una prospettazione complessiva che tiene conto anche dei fondi per i lavori di ristrutturazione di quattro istituti per minori. Il soggetto attuatore dei progetti sarà il Mit».
Per quanto riguarda gli istituti per minori, si tratta di quelli di Roma, Torino, Benevento e Bologna, con una spesa complessiva di 48,9 milioni. Curiosamente Rovigo ospiterà a sua volta anche un carcere minorile, per il quale sono già in corso i lavori nell’ex sede del carcere di via Verdi, a fianco del Palazzo di Giustizia.


L’INVESTIMENTO


Per quanto riguarda i nuovi padiglioni per adulti, nel gennaio 2020 è stata nominata una Commissione per l’architettura penitenziaria, presieduta dall’architetto Luca Zevi, con il compito di realizzare predisporre un progetto da utilizzare come “modello architettonico” per riqualificare le strutture penitenziarie. Il “format” presentato ha un costo complessivo stimato in 10,5 milioni, dei quali 7,5 per i lavori, 225mila euro per gli oneri di sicurezza, 600mila per gli oneri di progettazione e 2,25 milioni per altre voci. Gli otto siti individuati oltre a Rovigo, sono quelli di Vigevano, Viterbo, Civitavecchia, Perugia, Santa Maria Capua Vetere, Asti e Napoli Secondigliano.

 

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Il Gazzettino