La mappa dei distributori: benzina e gasolio mai sotto i 2 euro, il metano sfiora i 5

La mappa dei distributori: benzina e gasolio mai sotto i 2 euro, il metano sfiora i 5
PADOVA - La benzina ha sfondato allegramente i 2 euro al litro ed anzi in qualche impianto viaggia anche sopra i 2.35. Ma quello che spaventa di più è il gasolio che...

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PADOVA - La benzina ha sfondato allegramente i 2 euro al litro ed anzi in qualche impianto viaggia anche sopra i 2.35. Ma quello che spaventa di più è il gasolio che ha superato il prezzo della benzina e non accenna a diminuire, sfiorando anche i 2.40 euro al litro.


Il caro-energia si riflette prima di tutto alla pompa di benzina e non c’è Compagnia piccola o grande, indipendente o meno che possa farci qualcosa. Sono più o meno tutte inchiodate alla speculazione, tanto è vero che il rappresentante dei trasportatori Cna, Walter Basso ipotizzava ieri un intervento dell’Antitrust. «Perchè in Slovenia il gasolio costa 1,166? E perchè in Italia ci sono le accise più alte di tutta L’Europa?». 

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L’AUMENTO
Ma a parte questo il riflesso lo si vede subito. Venti litri di benzina quasi 44 euro di media, tanto che gli automobilisti hanno smesso di andare a fare rifornimento con la stessa frequenza di prima e quando lo fanno mettono dentro al massimo 15-20 euro. Che significano 7-9 litri di benzina. Non si va lontano.
La situazione come si vede nel grafico tocca tutte le principali Compagnie. Ci sono dei casi come nelle direttrici lungo le tangenziali o fuori dall’autostrada dove i prezzi sono leggermente maggiori, come nell’avvicinarsi al centro storico. Stiamo parlando ovviamente del self-service, perchè al servito bisognerebbe aggiungere dai 12 ai 20 centesimi al litro.
Ma la vera pazzia tocca le auto alimentate a metano. Al distributore indipendente di via Adriatica ieri era a 4,99 euro al litro. Molti impianti hanno chiuso direttamente l’erogazione. Per la disperazione di coloro che hanno preso questo tipo di auto per risparmiare e sono coloro che hanno meno reddito.


L’ANALISI
Marco Vetrali, direttore commerciale di “Costantin spa” distributore indipendente con sede a Borgo Veneto: 110 impianti di bandiera estesi anche in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. «Il prezzo alla pompa è molto soggettivo. Dipende se la stazione di servizio ha dipendenti, ha servizi che incidono sulle spese. In ogni caso non abbiamo mai visto fluttuazioni di mercato così adrenaliniche. Il giorno prima si compra a 10 e il giorno dopo a 15 capisce? E così le vendiamo. Allora può accadere che il distributore concorrente dall’altra parte della strada che ha acquistato il giorno prima possa fare prezzi migliori».
Ma come mai proprio il gasolio? «Perchè dipende dal Platts, una borsa dei prodotti petroliferi in cui si fa il prezzo. Magari adesso ce n’è meno rispetto alla benzina e allora costa di più». Poi c’è il caso limite del metano. «Quello è aumentato di 30 volte. C’è chi lo propone ancora oltre i 2 euro perchè ha fatto un contratto con il fornitore qualche mese fa, ma sul libero mercato oggi è così. Però è da ottobre che il metano ha cominciato a salire perchè la Ue ha avuto poca attenzione nel chiudere i contratti annuali delle forniture. Così le scorte sono finite e ora sono altri a fare il prezzo».
Il Gpl però non è cresciuto così tanto. «Purtroppo credo che sia questione di tempo. Lì la Borsa è mensile, cioè il prezzo è battuto una volta al mese e l’ultimo risale a prima della guerra». Voi come riuscite a contenere i prezzi? «Con una economia di scala molto attenta, lavorando con le compagnie petrolifere serie e cercando di dare sempre un servizio migliore con un addetto sempre presente ad esempio. Purtroppo però questo è un prodotto fra virgolette “maledetto” perchè non dipende solo dall’aspetto industriale ma anche da scelte politiche».


AL DISTRIBUTORE


Alla fine però tutti i mali si concentrano al distributore. Lucia, titolare della stazione di servizio Esso di via Goito. «Viene molta meno gente a fare benzina e il pieno lo fanno solo quelli per lavoro, lamentandosi. Anche noi non possiamo più comprare tutta la benzina che vorremmo per riempire le cisterne col risultato che dobbiamo farlo più spesso. Inoltre il costo delle commissioni sul bancomat è aumentato perchè è in proporzione al pagato. Ora si paga di più ma noi però vendiamo meno benzina. Infine dobbiamo metterci l’elettricità. Tenere le luci accese di notte costa. Ci salviamo solo con il servizio, officina e lavaggio, altrimenti con 2 centesimi al litro...»

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Il Gazzettino