Incredibile "scherzetto" a Burano: caramelle alla cannabis ai bambini

Incredibile "scherzetto" a Burano: caramelle alla cannabis ai bambini
VENEZIA - La sorpresa è arrivata alla fine e lo scherzetto è stato tutto per i genitori, costretti a trovarsi faccia a faccia con un incubo vero e proprio: i figli,...

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VENEZIA - La sorpresa è arrivata alla fine e lo scherzetto è stato tutto per i genitori, costretti a trovarsi faccia a faccia con un incubo vero e proprio: i figli, tornati a casa dal più classico dei pomeriggi in maschera a caccia di leccornie (o di fare scherzi) che nei loro cestelli portavano caramelle alla cannabis. Quelle vendute legalmente nei negozi di cannabis light aperti più o meno ovunque, ma comunque cannabis, in tutto una trentina.  È successo ieri a Burano, nell’isola delle case colorate e dei merletti, che da ieri sera è sconvolta e non parla d’altro. Tanto nelle calli, quanto sui social. Perché è da qui che è arrivato l’allarme diffuso ieri sera a Burano.

 «Adesso a Burano. Allora mia figlia è tornata con più di una caramella alla cannabis!! Attenzione genitori controllate !!!» il post pubblicato alle 18.52 da Filippo Lazzarini, residente a Burano. È stato quello il primo alert, con tanto di foto delle caramelle alla cannabis, a cui poi sono seguiti commenti che hanno mostrato come quanto accaduto alla figlia di Lazzarini non fosse stata una semplice coincidenza. Perché altri genitori hanno commentato o contattato chi ha dato l’allarme per dire che, dopo una veloce verifica nel sacchetto dei propri figli, avevano trovato anche loro delle caramelle alla cannabis. Chi due, chi tre.
«Stavo controllando con mia figlia quanto aveva raccolto nel giro classico che fa tutti gli anni di “dolcetto e scherzetto” per Halloween - racconta Lazzarini - quando mi sono accorto che c’erano quattro caramelle alla cannabis. Ho capito subito di cosa avevamo di fronte e ho spiegato a mia figlia che non doveva mangiare quelle caramelle, che gli avrebbero fatto male. E che se in futuro qualcuno gliene avesse offerte delle altre di quel genere, non avrebbe dovuto accettarle. Ne ho parlato in famiglia ed eravamo tutti sconvolti. Come genitori siamo preoccupati e allarmati - continua - e per questo motivo è stato deciso di fare un post con cui avvertire quello che cui era successo e a cosa potevano andare incontro altri genitori». 
Il post ha sortito l’effetto sperato perché più d’uno ha risposto. E altri genitori si sono trovati di fronte alla realtà di bambini che - ignari, del tutto - si erano ritrovati nella loro cesta di dolcetti le caramelle a base di stupefacente. «Abbiamo avuto una reale paura - conclude il genitore - È folle pensare che qualcuno abbia fatto uno scherzo simile ai bambini: a persone che non sanno distinguere e avrebbero potuto avere dei danni reali dall’assaggiare le caramelle. È la morale di certe persone che ci spaventa».
Resta però un grande interrogativo sull’isola: com’è possibile che più bambini si siano trovati all’interno della cesta delle caramelle con principio attivo (seppur bassissimo) di stupefacente? Che qualcuno abbia fatto apposta, sembra essere scontato. Una goliardata di cattivo gusto, comunque. Il dubbio che serpeggia a Burano è duplice: che ci sia stato qualcuno che - sfruttando l’impossibilità di risalire a lui - abbia comprato le caramelle per darle apposta ai bambini di Halloween; o che quelle caramelle siano finite nelle ceste dei più piccoli perché quelle erano le uniche caramelle che l’untore teneva in casa.

Fatto sta, sua è stata la scelta libera di riempire le tasche dei bambini di caramelle legali, ma alla cannabis. Mandando un’isola nel panico.
Nicola Munaro
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Il Gazzettino