Banda dei bigliettini, giovane bidello arrestato per razzie ed estorsioni

Banda dei bigliettini, giovane bidello arrestato per razzie ed estorsioni
BELLUNO - Avevano colpito e terrorizzato imprenditori al sud, in provincia di Benevento nella val Telesina e non si esclude che potessero agire anche qui, al nord, in Cadore....

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BELLUNO - Avevano colpito e terrorizzato imprenditori al sud, in provincia di Benevento nella val Telesina e non si esclude che potessero agire anche qui, al nord, in Cadore. Perché in Cadore era arrivato, come insospettabile bidello, uno della banda, «composta da giovani dello spiccato profilo criminale», come comunicano gli investigatori in una nota.




È Salvatore Maria Izzo, 27 anni, di San Salvatore Telesino (Benevento) arrestato ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Cortina, nella sua casa di San Vito dove era arrivato ai primi di settembre. L’uomo era qui per il lavoro di collaboratore scolastico nella media annessa di Cortina del polo Valboite, ma giù, al suo paese, era conosciuto per diversi precedenti.



L’arresto di ieri potrebbe, secondo i carabinieri, aver «disinnescato sul nascere il pericolo». Insomma Izzo avrebbe potuto intraprendere la medesima attività criminale che faceva giù in Cadore, richiamando qui anche i componenti della banda con cui aveva operato nella provincia di origine. Izzo infatti è solo uno dei 5 arrestati nell'operazione “Telesia”, condotta dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita per una serie di colpi messi a segno in Valle Telesina e anche in alcuni centri della confinante provincia di Caserta. La banda scherniva poi le vittime con bigliettini di offese e dopo i furti lasciavano messaggi del tipo: «Bisogna saper perdere».



Il bilancio dell’indagine coordinata dalla procura di Benevento vede i 5 arresti e 15 persone indagate. Oltre a Salvatore Maria Izzo ora nel carcere di Belluno a Baldenich, in cella anche Giovanni Santangelo, 21 anni, di Benevento e Morrys Pettorelli, 26 anni, di Faicchio. Ai domiciliari Cosimo Zotti, 23 anni e Egidio Di Mezza, 28 anni, entrambi di Telese Terme. Per tutti le accuse a vario titolo vanno da una serie di furti commessi ai danni di imprese, aziende agricole e private abitazioni, ad un tentativo di rapina commesso in provincia di Caserta, un'estorsione e di un danneggiamento ai danni dell'auto del sindaco di un centro della Valle Telesina.



Il bidello Salvatore Izzo era "figlio d’arte". Nelle perquisizioni eseguite i carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro proprio nell’abitazione del padre di Izzo un fucile a canne mozze con matricola abrasa, verosimilmente impiegato nelle attività delittuose. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino