VICENZA - «Sabato sera ero con la mia amica Alexandra, stavamo passeggiando lungo il sentiero che costeggia il lago di Andalo, avrei dovuto attaccare il servizio di...
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Ancora ricoverato nel reparto chirurgia estetica dell'ospedale Santa Chiara di Trento, aggiunge: «Quando sono caduto a terra mi sono messo il cappuccio del piumino, mi sono riparato chiudendomi con le spalle e tirando le gambe al petto. L'orso era un cucciolo, però mi ha afferrato il collo da dietro, mordendomi a pochi millimetri dalla giugulare, mi sono parato con l'avambraccio, gli dava fastidio il piumino e finché non è riuscito ad affondare la pelle mi ha dilaniato la schiena con graffi e morsi. Ho acceso la musica nel telefono, gliel'ho tirato, gli ho lanciato il portafogli ma lui non si spostava. Ha cercato di trascinarmi verso il lago, lo respingevo coi piedi ma lui mi correva dietro. Gli ho preso le orecchie, senza fargli male ma lui continuava a sbuffare, infastidito».
«Quando è riuscito ad agganciarmi la gamba sinistra per trascinarmi - continua Diego - è arrivato il fratello della mia amica, corsa nel frattempo a chiamarlo. È stato Christian a salvarmi, se non lo avesse distratto mettendosi a urlare, la mia lotta sarebbe durata poco.
Il Gazzettino