OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Riutilizzabile, compostabile, riciclabile e, soprattutto, riparabile. Tutto questo è “Re-fè”, l’innovativo “apricapsule” per separare l’alluminio dai fondi di caffè “made in Treviso”. Ideato dal giovane designer trevigiano Federico Girotto (laureato in Digital Communication Design allo IAAD di Torino e con un master in Interaction Design and Entrepreneurship alla Harbour.Space University di Barcellona), Re-fè è oggi prodotto artigianalmente on-demand nei primi 50 pezzi in edizione limitata.
Apricapsule Re-fe': che cosa è
Nel dettaglio, si tratta di uno strumento modulare composto da un vasetto in vetro e da una stampa 3D in bioplastica compostabile che, a fine vita, può essere sotterrata in giardino o smaltita nel vegetale. Inoltre, ogni pezzo risulta sostituibile singolarmente in caso di rottura, evitando perciò di dover eliminare nella spazzatura l’intero apparecchio.
A cosa serve? Separare alluminio e fondi del caffe'
«Questo è il mio primo prodotto. Ne vado particolarmente fiero perché è stato realizzato anche con la collaborazione di mio fratello Gilberto, ingegnere gestionale – commenta entusiasta Federico - L’idea nasce proprio dalla sua osservazione su quante capsule del caffè sono soliti utilizzare in casa i nostri genitori e dal conseguente loro smaltimento, soprattutto di quello delle cosiddette compatibili che praticamente nessuno ricicla nella maniera corretta in quanto separare l’alluminio delle capsule dai fondi del caffè è sempre stata una operazione difficile». «Da questa riflessione ho dunque iniziato a fare ricerca, abbozzando dei disegni del prodotto e applicando man mano i suggerimenti di sostenibilità di amici come Valentina Lovat e Riccardo Sponchiado, ingegnere dei materiali dell'Università degli Studi di Padova – continua il designer trevigiano – Si è così creato un team completo che, dopo alcuni mesi di ricerca, test e prototipazione ha portato alla realizzazione di Re-fè.
Riciclare le capsule di caffe'
Considerando che la maggior parte delle capsule di caffè non viene riciclata, impiegando circa 500 anni per decomporsi, con questo innovativo prodotto il riciclo è semplice proprio come bere un caffè, tanto che può essere completato anche da casa o in ufficio. Per di più, i fondi di caffè così ottenuti possono poi essere usati in decine di modi per la cura personale, della casa, delle piante o del giardino. Compatibile con tutti i brand di capsule in alluminio (escluse le capsule per professional, 'built in' e modelli Nespresso® Vertuo), ma non ancora con le capsule di plastica, Re-Fè è realizzato tramite stampa 3D on-demand, fatto che permette una produzione decentralizzata senza sprechi. Ogni stampa, poi, richiede fino a 12 ore per essere completata e ogni pezzo è unico e caratterizzato dalle sue imperfezioni estetiche, come un prodotto fatto a mano. Il vasetto in vetro (100% riciclabile) è invece utilizzabile come contenitore per i fondi di caffè oppure, ad esempio, può essere riutilizzato per le conserve. Il componente in bioplastica e il vaso di vetro sono poi pensati per essere intercambiabili così da prolungare la vita di Re-fè anche in previsione di nuovi modelli di capsule. Insomma, un prodotto “modulare” che punta a rivoluzionare “dal basso” il riciclo delle capsule del caffè per uno progetto che vuole favorire la circolarità per una vita sempre più orientata al “green” e all'ecosostenibilità.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino