Chiede il biglietto, capotreno presa a calci, 10 giorni di prognosi: preso l'aggressore

foto di repertorio
TRIESTE - Stava controllando i biglietti dei passeggeri quando è stata aggredita. L'episodio, avvenuto ieri sera, 4 settembre, ai danni di una capotreno nel tratto tra...

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TRIESTE - Stava controllando i biglietti dei passeggeri quando è stata aggredita. L'episodio, avvenuto ieri sera, 4 settembre, ai danni di una capotreno nel tratto tra Cormons (Gorizia) e Udine, è stato denunciato dalle segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fat Ferrovie e Orsa, che rilevano «un'emergenza sicurezza». «La capotreno stava svolgendo il suo lavoro - è il resoconto dei sindacati - controllando i biglietti, quando è stata vittima dell'aggressione, evitando per prontezza un pugno e subendo un forte calcio al fianco». La prognosi è di dieci giorni, spiegano le sigle. Sono quindi intervenute le forze dell'ordine che hanno bloccato l'aggressore. «È inaccettabile che il personale ferroviario debba affrontare tali minacce e pericoli mentre svolge il proprio lavoro», scrivono in una nota i sindacati, i quali ritengono «fondamentale e urgente la convocazione di un incontro immediato e la creazione di un tavolo permanente di dialogo che coinvolga la prefettura, Trenitalia e le istituzioni competenti». Secondo le sigle, è inoltre importante «garantire una certezza della pena e non archiviare questo tipo di reati. In particolare - concludono - chiunque commetta aggressioni sui mezzi pubblici deve essere punito con l'applicazione del Daspo, il divieto di accesso a tutti i mezzi pubblici, compresi navi e aerei. La sicurezza dei lavoratori e dei cittadini deve rimanere una priorità assoluta». 
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Il Gazzettino