Caporalato nei campi, ditte multate per 700mila euro: avevano 159 braccianti pachistani in nero

Sono gli sviluppi dell'operazione Zafira

Caporalato nei campi, ditte multate per 700mila euro: avevano 159 braccianti pachistani in nero
 E' la coda di una lunga inchiesta sul caporalato nelle campagne del Ferrarese: dagli ultimi accertamenti sono risultati occupati "in nero" ben 159 lavoratori,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 E' la coda di una lunga inchiesta sul caporalato nelle campagne del Ferrarese: dagli ultimi accertamenti sono risultati occupati "in nero" ben 159 lavoratori, tutti di origine pakistana e alle aziende agricole coinvolte sono state contestate multe per circa 700.000 euro: questo l'ultimo sviluppo della operazione 'Zafira' contro il caporalato, svolta dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia carabinieri di Portomaggiore (Ferrara) assieme al gruppo carabinieri per la Tutela del lavoro di Venezia ed al personale dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ferrara, che aveva portato nell'aprile 2022 a tre arresti per caporalato nei confronti di altrettanti cittadini pakistani con la conseguente denuncia di 18 titolari di aziende agricole, per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Alla fine degli accertamenti, i carabinieri hanno contestato violazioni amministrative delle leggi sul lavoro e di tipo contributivo alle 18 imprese agricole coinvolte: per questo motivo datori e responsabili delle aziende che utilizzavano personale in condizioni di sfruttamento, oltre ad essere indagati penalmente (inchiesta in corso), sono stati sanzionati in via amministrativa per aver impiegato «in nero». Accertato anche un recupero contributivo evaso che è di 32.000 euro. Le aziende agricole coinvolte nell'indagine operavano in provincia di Rovigo (nei centri di Canaro e Rosolina) e in provincia di Ferrara nei centri di Comacchio, Mesola, Portomaggiore, Argenta, Poggio Renatico e Codigoro. (ANSA).

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino