Capodanno a Treviso, ristoranti e bar presi d'assalto. Ecco tutte le proposte per festeggiare

In città oltre l'80% dei locali resterà aperto e si prevede il tutto esaurito

Ristoranti presi d'assalto per Capodanno (foto d'archivio)
TREVISO - L'atavica gioia di vivere tutta trevigiana è tornata con il suo coté di cene, auguri, pranzi, aperitivi e cotillon. Capodanno da record in...

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TREVISO - L'atavica gioia di vivere tutta trevigiana è tornata con il suo coté di cene, auguri, pranzi, aperitivi e cotillon. Capodanno da record in città: locali presi d'assalto. Cenoni, pizze, reunion famigliari, anche un semplice spritz. L'importante è festeggiare. Sorride il mondo della ristorazione trevigiana: dicembre si conferma un mese d'oro, con incassi ben superiori al pre pandemia. E per l'ultima sera dell'anno in città e provincia non si trova un locale vuoto: aperti ristoranti con il classico cenone, ma anche menù à la carte, poi osterie, agriturismi, pizzeria e moltissimi bar (di tradizione chiusi il 31).

Previsione tutto esaurito

C'è voglia di festa e di una ritrovata convivialità che è parte del Dna nordestino e trevigiano in particolare. «A nome della Fipe esprimo grande soddisfazione per la performance delle feste - spiega la referente trevigiana Dania Sartorato, che è anche presidente Unascom -. È riemersa quella voglia di convivialità che si era perduta prima della pandemia. Sia in città sia in tutti i centri della Marca possiamo dire di essere in alta stagione». Il Report Capodanno trevigiano ricalca alla perfezione il dato nazionale. I ristoranti aperti in Italia sono 70mila, il 59,1%. Ma in città siamo a oltre l'80%. E quasi tutti i ristoratori (oltre l'80%) prevede di fare il tutto esaurito.

Le proposte dei locali

Solo uno su dieci però proporrà il tradizionale cenone. «Gli stili di vita si sono molto diversificati - fa sapere Fipe - c'è chi di tradizione punta sul Cenone ma ormai la maggior parte chiede un menù à la carte e desidera scegliere». La spesa media pro capite per la cena di San Silvestro è di 92 euro, mentre se al cibo si aggiunge la danza si sale ai 115 euro. Oltre il milione e 300mila le bottiglie stappate. Il dato nazionale è che nel 66% dei casi si tratterà di bollicine italiane. A Treviso e provincia si sale di almeno venti punti: si stapperà prevalentemente Prosecco Doc, Docg e Asolo. Non soltanto lusso però: si moltiplicano anche le soste al bar, lo spritz con panino, le occasioni famigliari, le cose semplici e la voglia di ritrovarsi in maniera normale.

A caccia di personale

L'altra faccia della ripresa del settore è la spasmodica ricerca di personale. Due giorni fa Camelia Bakery ha postato l'ennesima ricerca di collaboratori, sia part time sia full time. Ricerca urgente e con disponibilità immediata. Il tema della carenza di personale nell'ambito della ristorazione e degli esercizi sarà una costante anche per il 2023. Intanto il dato positivo: gli incassi dell'ultima parte dell'anno hanno consentito a bar, ristoranti e pizzerie di rimettere in sesto le finanze dopo due anni di oggettive difficoltà tra chiusure, rincari della materia prima e del costo dell'energia. E il San Silvestro spumeggiante che attende questa notte la Marca sembra essere un ottimo auspicio per il nuovo anno. 

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Il Gazzettino