Pagano le caparre, ma il via libera per la palazzina di lusso non arriva: protesta di 10 famiglie trevigiane

La villa stile liberty tra Fiera e Selvana a Treviso
TREVISO - «Abbiamo prenotato con una caparra il nostro appartamento al Sunset Palace: ora ci dicano se potremo realizzare il sogno di una nuova casa». Dieci famiglie...

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TREVISO - «Abbiamo prenotato con una caparra il nostro appartamento al Sunset Palace: ora ci dicano se potremo realizzare il sogno di una nuova casa». Dieci famiglie trevigiane hanno opzionato un appartamento nel nuovo condominio di lusso che dovrebbe sorgere in via IV novembre, sulle macerie della cosiddetta “Casa dell’Americano”, il palazzetto liberty da decenni disabitato, all’incrocio di Fiera. In sostanza l’agenzia l’Arte di Abitare, chiamata a gestire le soluzioni abitative future, avrebbe già fermato 10 appartamenti su 17. Gli interessati hanno depositato un assegno da 10mila euro che non viene di fatto ritirato, ma vale come cedola di prenotazione. Solo che da mesi stanno attendendo novità.

LO STABILE

Il caso scoppia a fine dicembre. Da alcune settimane un’agenzia sta proponendo due palazzine gemelle, il Tahiti e il Sunset Palace, in zona Santa Maria del Rovere. Gli appartamenti, di varia metratura, oscillano tra i 300 e i 400mila euro. I rendering mostrano palazzine con ampie terrazze. Il secondo dei due palazzetti, il Sunset Palace, dovrebbe sorgere proprio sulla macerie della cosiddetta Casa dell’Americano, la palazzina Liberty che da decenni contraddistingue il profilo del quartiere. La notizia di una nuova lottizzazione a Fiera fa saltare sulla sedia il Pd trevigiano, che chiede approfondimenti. Il Comune risponde di non aver mai acquisito alcuna pratica sull’immobile e il sindaco Conte informa che sull’area esiste un vincolo paesaggistico.

GLI ACQUIRENTI

L’agenzia, contattata, preferisce non commentare, ma assicura che il vincolo architettonico non sussiste e che presto saranno presentate al Comune le pratiche edilizie per ottenere i permessi di costruzione. Ad oggi agli uffici del Comune nulla è arrivato. E, approfondendo si scopre che sull’immobile non sussiste nessun vincolo monumentale o di altra natura. Questo conferma quanto sottolineato dai referenti dell’agenzia, che spiegavano come la Soprintendenza non sarebbe stata parte in causa rispetto all’edificio. Esiste tuttavia un vincolo paesaggistico, perché l’area è vicina al Limbraga. Ed è un vincolo che potrebbe porre dei se sull’aumento di cubatura lungo l’area verde di via Leonardo Da Vinci. Per questo motivo l’iter è tutt’altro che scontato e prevederà tempi lunghi di definizione: il progetto deve passare dalla commissione paesaggio che può richiedere l’intervento della Soprintendenza. Ci vorrà un anno, forse più. E non è detto che il progetto così come è stato presentato dagli annunci online sarà accettato.

IL PROGETTO

Dove prima sorgeva la casa stregata, ecco 17 nuovi appartamenti: metrature diverse, design moderno. La casa dell’Americano, palazzetto stile tra 900 e liberty è al momento il sogno nel cassetto di 10 famiglie. Nel secondo dopoguerra accoglieva - una storica rivendita di vini, poi tra i anni 70 e 80 era stato uno dei punti di riferimento per gli appassionati di musica. Chiuso da decenni, oggi è entrato nell’orbita dei grandi interventi edilizi fuori mura, tutti portati avanti grazie al piano casa regionale. Ma l’insurrezione della città e il vincolo paesaggistico lasciano pronosticare un iter molto lungo che allarma i futuri acquirenti. Tanto che oggi queste famiglie si stanno organizzando per far sentire la propria voce. 

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Il Gazzettino