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TREVISO - «Delle critiche bisogna fare tesoro. E se ci è stato chiesto un cambio di marcia, evidentemente questo serve. L’assessore in quest’ultimo anno si è forse dedicata più all’ascolto. Adesso bisogna passare alla fase operativa». Il sindaco Mario Conte usa l’arte della diplomazia, ma la bacchettata all’assessore di Fratelli d’Italia Rosanna Vettoretti è evidente. A Ca’ Sugana sono piaciute molto poco le accuse di immobilismo scagliate dai commercianti verso chi è stata incaricata di seguire un settore molto delicato. E la risposta del sindaco fa intendere che non vengono considerate così infondate. A uscire allo scoperto sono state prima Imprese Riunite Treviso con una lettera infuocata firmata dalla presidente Nicoletta Piovesan Pesce, dove si denuncia lo stato agonizzante del centro storico e le mancate risposte della Vettoretti. Estremamente critico è poi stato anche Enrico De Wrachien di Rivivere Treviso. E ieri è arrivata anche l’Ascom, con toni più paludati ma fermi. Una «critica costruttiva» la definisce il presidente di mandamento Federico Capraro: «Le critiche ci saranno sempre verso chi ha ruoli di coordinamento - osserva - Treviso è stata abituata bene, è giustamente molto esigente e continua ad alzare l’asticella. L’assessore Vettoretti ha bisogno di un cambio di marcia integrando i progetti con gli altri colleghi assessori. Sul distretto del commercio è stato fatto un buonissimo lavoro d’insieme, ma c’è tantissimo altro da fare. E noi ci siamo».
IL CONFRONTO
L’improvvisa tempesta ha scosso anche Fratelli d’Italia. Ieri mattina la chat interna del circolo cittadino è stato un ribollire di messaggi. Non tutti a favore dell’assessore, a dire il vero. Il capogruppo Guido Bertolazzi ha però chiesto a tutti di mantenere un profilo basso e di non parlare del caso. Alle 13,30 c’è poi stato una riunione a porte chiuse del gruppo consiliare di meloniani con le due assessore. Vettoretti ha spiegato che le critiche sono esagerate: «Sono presa di mira essenzialmente da due associazioni, Rivivere e Imprese Unite le altre sono con me», ha detto anche se poi anche Ascom non ha nascosto le proprie perplessità. «Molto probabilmente - ha spiegato ai consiglieri - le tante cose che ho fatto nell’ultimo anno non sono state comunicate bene».
IL FUTURO
In mezzo a tutto questo trambusto, Conte ha cercato di mantenere la barra a dritta: «Rosanna sta lavorando con impegno e dedizione, ma il cambio di passo è necessario. Mi confronterò con lei e con i capigruppo della maggioranza, andremo assieme ad ascoltare tutte le rimostranze. Mi propongo anche come mediatore per ricucire lo strappo tra lei e le associazioni dei commercianti. Ripeto: se, nonostante quello che abbiamo fatto ci chiedono un cambio di marcia, lo faremo». E sulla delicatissima questione della richiesta di ritirare le deleghe all’assessore, Conte ribatte: «Non parliamo di deleghe, pensiamo solo a lavorare. Nei prossimi giorni presenteremo un’iniziativa che darà sicuramente tante risposte». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino