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CAORLE - Un anno di reclusione all'automobilista che ha causato l'incidente costato la vita a Giuseppina Marchesan, la 60enne di Caorle travolta nell'ottobre 2021 mentre era in sella alla sua bici elettrica. Nei giorni scorsi, in Tribunale a Pordenone, G.D., oggi 85 anni, anche lui caorlotto, ha patteggiato davanti il giudice Giorgio Cozzarini, la pena di un anno di reclusione, con la sospensione condizionale. All'imputato è stata comminata anche la sanzione accessoria della sospensione della patente per due anni. Il tragico sinistro è accaduto il 23 ottobre 2021, alle 13.30, in pieno giorno, sempre nella località balneare.
L'INCIDENTE
La donna, che era in pensione ma lavorava ancora come addetta alle pulizie negli alberghi, stava percorrendo con la sua bici elettrica Strada Traghete quando, all'altezza dell'intersezione con via Firenze, è stata travolta dalla Toyota Yaris condotta dall'ottantacinquenne, che procedeva nel senso opposto di marcia, verso il centro, e che ha inspiegabilmente svoltato a sinistra all'incrocio senza darle la precedenza e tagliandole la strada.
RISARCIMENTO
Per essere assistiti, i suoi si sono rivolti allo Studio3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e all'avvocato del Foro di Treviso, Andrea Piccoli, per il procedimento penale. Le sorelle e il fratello della vittima, attraverso Studio3A, sono stati da tempo integralmente risarciti dalla compagnia di assicurazione ma si aspettavano una risposta anche dalla giustizia penale che, per quanto parziale, è arrivata.
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