Caorle, a Vallevecchia mandrie di cavalli allo stato brado: sono una razza a rischio estinzione

Caorle, a Vallevecchia mandrie di cavalli allo stato brado: sono una razza a rischio estinzione
CAORLE - I visitatori di Vallevecchia, oltre alle tante bellezze naturalistiche, potranno ammirare dall'alto di alcune altane appositamente costruite, anche una...

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CAORLE - I visitatori di Vallevecchia, oltre alle tante bellezze naturalistiche, potranno ammirare dall'alto di alcune altane appositamente costruite, anche una mandria di splendidi cavalli bianchi. Si tratta di Cavalli del Delta,  una delle quattro razze equine riconosciute nel Veneto e definite risorsa genetica locale a limitata diffusione e a rischio di estinzione, che ha trovato facile adattamento ambientale nel Delta del Po grazie alla presenza di zone umide con vegetali di tipo palustre, simili a quelle della Camargue, sulle foci del Rodano.


LA PRESENTAZIONE
L'altra mattina, alla presenza del presidente della Regione, Luca Zaia, è stato presentato un nuovo nucleo di conservazione allo stato brado, acquisito da Regione e Veneto Agricoltura. Sotto i riflettori una prima mandria composta da uno stallone e nove fattrici. Si tratta di un progetto ha ricordato Zaia importante sia sotto il profilo della biodiversità animale che della rinaturalizzazione ambientale, che ha lo scopo di aumentare la numerosità effettiva del Cavallo del Delta, anche attraverso la ricostruzione dell'habitat tipico di questo animale e del suo diretto ascendente Cavallo Camargue. Le nove fattrici e lo stallone verranno monitorati giornalmente con lo scopo di far diventare questo sito un vero e proprio osservatorio in cui valutare, in modo scientifico, il grado di consanguineità tra soggetti della stessa razza. Nel giro di un anno e mezzo potrebbero arrivare i primi puledri che andranno ad incrementare il branco, che in breve potrà espandersi ulteriormente nei mille ettari di Vallevecchia. I Cavalli del Delta sono giunti dalla regione francese negli anni '70. Attualmente nel Veneto sono presenti una decina di allevamenti di piccolissime dimensioni che garantiscono la conservazione di questa razza. Il direttore di Veneto Agricoltura, Nicola Dell'Acqua, ha ricordato che con questo progetto a Vallevecchia si comincia a porre attenzione anche alla biodiversità agraria, dopo l'affermazione ottenuta a livello europeo per i progetti realizzati sull'ambiente.


IL LAVORO


All'inaugurazione del nuovo nucleo di conservazione del Cavallo del Delta ha partecipato anche il vicesindaco di Caorle, Luca Antelmo. Il grande lavoro svolto da Veneto Agricoltura sui temi della sostenibilità, della corretta gestione delle risorse e della preservazione di specie animali ha detto - rappresenta un vanto per l'area della Brussa. Ci troviamo alle porte di una delle aree naturalistiche più importanti del Veneto, che continueremo a difendere e preservare in quanto patrimonio della nostra comunità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino