Marco, dopo le macerie scrive una canzone su tornado in Riviera

Marco Schwaiger
MIRANO - Prima è corso in Riviera, rimboccandosi le maniche per dare una mano a rimuovere le macerie. Subito dopo, con ancora negli occhi le immagini del disastro e i volti...

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MIRANO - Prima è corso in Riviera, rimboccandosi le maniche per dare una mano a rimuovere le macerie. Subito dopo, con ancora negli occhi le immagini del disastro e i volti disperati di chi ha perso la propria casa, si è chiuso nello studio di registrazione e ha deciso di metterci del suo. Marco Schwaiger, 22enne miranese di origine austriaca, non ha perso un attimo. Il giorno successivo a quel terribile 8 luglio ha composto una canzone dedicata alle vittime del tornado e ora sogna di cantarla ad un evento benefico rivolto proprio alle famiglie in difficoltà. La canzone si intitola «The Phoenix» («La Fenice»), come la figura mitologica che risorge dalle proprie ceneri ritrovando gli antichi splendori. Il brano è scritto in inglese e suona come un invito a tenere la testa alta e a non fermare la catena di solidarietà.


Il video è stato girato da Gianmaria Cacco tra i luoghi del disastro.







«I nostri occhi hanno pianto lacrime amare, lavando via la polvere dalle guance - recita l'inizio della canzone -. Dopo che i cieli si sono tinti di grigio e hanno soffiato via i tetti dalle nostre teste». E poi c'è un passaggio fondamentale: «Ripartiamo dalle ceneri, non c'è tempo per pensare al resto». È lo stesso Marco, che nel 2013 si è aggiudicato a Mirano il «Coorsal Music Summer Contest» come miglior cantautore emergente, a raccontare com'è nata l'idea: «Il brano parla della capacità d'immediata ripresa e reazione della popolazione della Riviera. Il giorno dopo il disastro sono andato nei posti maggiormente colpiti per rendermi utile e ho trovato una marea di ragazzi come me: chi con una vanga, chi con una scopa, chi con un trattore o addirittura a mani nude. Ognuno faticava, sudava e si sporcava le mani. Tutto questo mi ha fatto pensare all'immagine della fenice. Auspico che questa canzone, creata con il produttore Marco Scarpa e il bassista Manuele Maestri, oltre che con il supporto di Federico Beccarello, possa diventare una sorta di inno in cui tutta quella gente si possa rispecchiare. Con lo stesso orgoglio che ho provato io nel comporla». Perché, come dice la stessa canzone, «Un nuovo giorno è arrivato, la rinascita è iniziata dalle nostre mani». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino