Serrai di Sottoguda, apre il cantiere: lavori per 9 milioni di euro

Una ruspa all'imbocco dei serrai durante la prima fase di lavori di emergenza, ora apre il cantiere definitivo
BELLUNO - La prossima settimana sarà effettuata la consegna ufficiale dei lavori per il ripristino della forra dei “Serrai di Sottoguda” devastati dalla...

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BELLUNO - La prossima settimana sarà effettuata la consegna ufficiale dei lavori per il ripristino della forra dei “Serrai di Sottoguda” devastati dalla tempesta “Vaia” nell’autunno del 2018, Una delle bellezze naturali più particolari e ammirate delle Dolomiti che in poche ore è stata devastata dalle acque impetuose del torrente Pettorina. 



L’INTERVENTO
Un intervento da circa nove milioni di euro di cui 6.785.000 di lavori e 1.640.983 di Iva. Lavori che saranno eseguiti da un pool di sette imprese Bellunesi che aggiudicate l’appalto. Si inizierà con le operazioni di disgaggio delle pareti della forra, lavori di pulizia da sassi e materiali pericolanti che potrebbero mettere in pericolo le maestranze destinate a lavorare nel fondo valle. Per permettere la ripresa dei lavori si è dovuto anche provvedere allo sgombero della neve che fino a circa una decina di giorni fa era ancora abbondante.

Il CANTIERE
L’allestimento del cantiere prevede che dal ponte sul Pettorina in ingresso al paese sarà realizzata una pista di cantiere in sinistra idrografica esterna all’abitato e dedicata esclusivamente al cantiere durante l’esecuzione delle opere. A lavori ultimati la pista sarà dismessa e sarà ripristinata l’area. Per la sistemazione dei nuovi “Serrai” è stato stimato che ci vorranno circa 620 giorni consecutivi. Una stima dei tempi necessari alla realizzazione delle opere deve tener conto dei giorni piovosi e delle precipitazioni nevose, che come ad esempio in quest’inverno appena trascorso ha calato nella gola metri e metri di neve che ovviamente rallentano non di poco la ripresa dei lavori. Altro incidenza negativa sullo svolgimento dei lavori sono le giornate con temperature rigide nelle quali si hanno delle difficoltà a operare. Quindi sono molti i fattori che possono avere delle influenze negative sui tempi di realizzazione di questo intervento ritenuto uno dei più impegnativi, assieme a quello dello svuotamento dai detriti del lago di Alleghe, sul fronte di “Vaia”. Un intervento che vede come soggetto attuatore “Veneto Acque” che assieme al Comune di Rocca segue con molto interesse questo cantiere. 
IL PROGETTO

Un progetto ambizioso che andrà a restituire a questa gola un aspetto ancora più accattivante di prima, con una illuminazione particolarmente suggestiva che sarà certamente una delle grandi attrazioni turistiche che l’Agordino potrà esibire. Un intervento che punta a preservare questo luogo da possibili nuovi eventi calamitosi come quello dell’autunno 2018. 

 

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Il Gazzettino