Santo Stefano. Galleria Comelico da sistemare, allarme per il bando Anas: sarà un altro «caso pista da bob»?

L'entrata della galleria Comelico sul lato di Santo Stefano
SANTO STEFANO (BELLUNO) - Il comitato galleria Comelico Bis lo va dicendo da ormai quasi due anni e, in questi giorni, lo sta ribadendo in tutti i modi: il cantiere...

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SANTO STEFANO (BELLUNO) - Il comitato galleria Comelico Bis lo va dicendo da ormai quasi due anni e, in questi giorni, lo sta ribadendo in tutti i modi: il cantiere all’interno della galleria Comelico, lungo la statale 52 Carnica, costituirà un disastro per il tessuto socioeconomico del territorio. Ma a questo allarme se ne aggiunge un altro: che al bando dell’Anas, che scadeva ieri, non abbia risposto alcuna impresa. Che, insomma, si stia ricreando una situazione simile a quella della pista da bob di Cortina. La notizia non è ufficiale, ma molte voci autorevoli in paese lo suggeriscono.

I LIMITI
«È stata una sorpresa, tenuta nascosta dall’Anas – esordisce il presidente, Alfredo Comis – venire a conoscenza che i mezzi superiori a 3,80 metri non potranno in ogni caso transitare all’interno, nemmeno nella fascia diurna». Per il presidente non passeranno i camion, ma nemmeno alcuni mezzi di trasporto pubblico locale, anche se in quest’ultimo caso Dolomiti Bus si adeguerà con corriere di dimensioni inferiori. E poi c’è la questione dei lavoratori. Già all’indomani dell’annuncio dell’avvio del cantiere, ai primi di dicembre del 2021, in diversi avevano ipotizzato il licenziamento, per evitare i disagi e di dover salire e scendere lungo i tornanti del passo di Sant’Antone. «Abbiamo poi interpellato alcune ditte invitate a partecipare alla gara d’appalto – continua Alfredo Comis –. Ebbene alcune ci hanno detto che non avrebbero presentato alcuna offerta, di fronte a un cantiere ritenuto ingestibile». A mezzogiorno di mercoledì è scaduto il termine per presentare le richieste di affidamento dei lavori, in versione elettronica. La tabella delineata da Anas, titolare della fondamentale arteria, l’unica di collegamento dal fondovalle tra il Comelico e il Centro Cadore, è serrata: venerdì prossimo, 24 novembre, alle 10 verranno aperte le offerte.

L’ITER
«Seguirà l’espletamento del bando di gara che deve fare il suo corso – affermano all’Anas –. Le informazioni, per procedura, sono ad uso della commissione di gara». Non è escluso che il bando possa esser andato deserto. In questo caso si aprirebbe la strada dell’affidamento diretto, con un incremento dei costi. Sulla carta la ditta appaltatrice avrà poco più di mille giorni, per la precisione 1066, per concludere il maxi intervento, i cui battenti apriranno nella prossima primavera e il cui costo, a base d’asta, è stato quantificato in 96.106.114,71 di euro, iva esclusa. I lavori saranno finalizzati al consolidamento della volta, impermeabilizzazione e regimentazione delle acque dei quattro chilometri del tunnel, con l’adeguamento degli impianti e dei presidi di sicurezza. Non sono autorizzate varianti, mentre sono possibili opzioni. In particolare quella riguardante l’eventuale intervento di ammodernamento e ripristino dello svincolo di Tarlisse, alle porte del foro nel territorio comunale di Auronzo, che la stazione appaltante si riserva di attivare a suo insindacabile giudizio. 

LE TECNOLOGIE


Il maxicantiere procederà con sistemi altamente tecnologici e i lavori verranno eseguiti nella fascia oraria notturna, di blocco totale del transito, con l’esclusione dei mezzi di soccorso ed emergenza. Intanto, per questa sera, alle 20, il presidente dell’Unione montana del Comelico, Giancarlo Ianese, ha fissato un vertice con tutti i cinque sindaci comeliani, più il collega di Sappada, nonché i presidenti del Cgcb e dell’Associazione Comelico nuovo, Alfredo Comis, e Francesco De Bettin, per un aggiornamento sulla situazione relativa ai lavori di manutenzione straordinaria del traforo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino