Nel "Giardino della Serenissima" al via recupero di Palazzo Ragazzoni

Il Palazzo Ragazzoni e i suoi affreschi a Sacile 
SACILE (Pordenone) - Approvato a Sacile il progetto definitivo del terzo lotto del restauro di Palazzo Ragazzoni, un'opere che andrà in appalto entro il 2017. Si...

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SACILE (Pordenone) - Approvato a Sacile il progetto definitivo del terzo lotto del restauro di Palazzo Ragazzoni, un'opere che andrà in appalto entro il 2017. Si tratta dell’ala che si rivolge verso piazzetta Romagnoli e che al piano terra ospita gli uffici della Pro Sacile. Con questo lotto il restauro dell’intero palazzo sarà completato e saranno così recuperati gli spazi dei piani superiori, attualmente inutilizzati.


«A questo scopo - spiega il sindaco, Roberto Ceraolo - è anche prevista l’esecuzione di una nuova scala di collegamento interna. Il progetto ha ricevuto il nulla osta della Soprintendenza»​​. Il palazzo Ragazzoni è uno degli l'edificio più importanti del patrimonio storico artistico di Sacile, punto di eccellenza che lo ha reso famoso nei secoli e, a buon diritto, ha fatto meritare a Sacile l'appellattivo di Giardino della Serenissima.

Al suo interno il salone d'onore le cui pareti sono nobilitate da splendidi affreschi che raffigurano episodi significativi della vita di Giacomo Ragazzoni (Venezia 1528-1609). Il progetto di restauro prevede il recupero conservativo ed estetico dei due comparti affrescati di Francesco Montemezzano della seconda metà del XVI secolo che mostrano, rispettivamente, Giacomo e Placido Ragazzoni che ricevono dal Doge Sebastiano Venier l'anello del Feudo di San Odorico, e Placido Ragazzoni che viene creato cavaliere in Francia da Enrico III.

Il nome del palazzo deriva da quello di una famiglia della borghesia commerciale veneziana che vi ha abitato e che lo ha abbellito. Occupava la parte più avanzata verso il centro cittadino di una vasta tenuta agricola estesa nel territorio suburbano di San Odorico. L’azienda era strutturata in feudo, come patrimonio statale concesso in gestione ai privati col pagamento di un canone e con il giuramento di fedeltà al sovrano.
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Il Gazzettino