Così Canova beffò i grandi esperti d'arte presentando l'autoritratto di Giorgione, ma fatto da lui

La beffa canoviana su Giorgione: la presentazione della mostra
CASTELFRANCO - Come collegare due artisti come Giorgione e Canova? Con "La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto", mostra che verrà inaugurata...

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CASTELFRANCO - Come collegare due artisti come Giorgione e Canova? Con "La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto", mostra che verrà inaugurata il 2 dicembre alle 18 in Teatro Accademico. Il punto centrale è un autoritratto di Giorgione, che in realtà è una beffa ad opera di Antonio Canova nel 1792, ovvero un quadro individuato nel 2018 in una collezione privata a Roma. Nel bicentenario della morte dell'artista di Possagno il Museo Casa Giorgione gli rende omaggio con questa storia, oltre ad esporre opere in prestito dai musei di Possagno, Roma, Bologna, Pieve di Cadore. La mostra sarà visitabile dal 2 dicembre al 10 aprile, dalle 10 alle 13 martedì e mercoledì, e fino alle 18 da giovedì a domenica.

Matteo Melchiorre, direttore del Museo e curatore della mostra, ha spiegato: «Abbiamo scoperto una storia singolare e curiosa, che sottolinea anche l'importanza del mito del Giorgione. Il soggetto è questo quadro: il paradosso è che rappresenta un autoritratto del Giorgione, frutto di una beffa. Nell'antico dibattito tra scultura e pittura Canova, assieme al principe Abbondio Rezzonico, senatore di Roma, ha ordito questa beffa: ha preparato l'opera, invitato a pranzo i grandi intenditori d'arte del tempo, per poi svelare il quadro. Un falso che è stato considerato un autentico autoritratto di Giorgione per circa un anno. Nel corso della mostra racconteremo questa beffa, con tutte le premesse e la storia del mito di Giorgione nei secoli».

«L'anno scorso, quando siamo entrati nelle celebrazioni canoviane, abbiamo pensato a qualcosa di diverso - aggiunge Roberta Garbuio, assessore alla cultura -. E con questa mostra direi che ci siamo riusciti accontentando anche chi ci criticava per i ristretti orari d'apertura del museo. Saranno previste anche collaborazioni con alcuni istituti scolastici che in maniera diversa parteciperanno attivamente alla mostra». Soddisfazione anche da parte del sindaco Stefano Marcon: «Trovare un filo conduttore tra Canova e la città non era facile, ma il risultato è accattivante e fruibile a tutti».

 

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Il Gazzettino