TREVISO - Si inizia a fumare marijuana già a undici anni, tra la quinta elementare e la prima media. Casi che nella Marca per fortuna non sono all'ordine del giorno....
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IL CASO CHOC Tossicodipendente a 11 anni: confessione choc di un ragazzino
LE SOLUZIONI
Non c'è un legame diretto con la prima sigaretta: non è scontato che chi inizia a fumare tabacco già da giovanissimo poi provi anche la marijuana in modo altrettanto precoce. Il percorso dei ragazzi che si avvicinano al mondo degli stupefacenti segue altre logiche, spesso difficili da chiarire. Il centro dell'Usl interviene lavorando con le famiglie e le scuole. La prima frontiera è quella della prevenzione. «Non interveniamo solo quando c'è già la dipendenza ha spiegato D'Incecco una delle attività più importanti che portiamo avanti è quella che riguarda la prevenzione: abbiamo sviluppato diversi progetti per individuare le situazioni a rischio e intercettare i bisogni sul territorio in modo precoce».
IL PERCORSO
«Lavorare con le famiglie e con le scuole ci mette nelle condizioni di poter incidere su più fronti ha aggiunto D'Incecco il trattamento dei giovani con dipendenza è diverso da quello degli adulti. Anche i risvolti sociali sono differenti. E' importante tenerne conto». Il primo contatto con le droghe pesanti, come eroina, cocaina e anfetamine, arriva invece più tardi. «Parlando sempre a livello medio, emerge nella tarda adolescenza», specifica D'Incecco. Cioè poco prima dei vent'anni. Va però detto che non esiste una relazione diretta tra il consumo delle cosiddette droghe leggere e il passaggio a quelle pesanti. Le variabili in campo sono infinite.
I NUMERI
Il servizio dipendenze dell'Usl gestisce a Conegliano l'unico centro dell'intera provincia dedicato in modo specifico agli under 24. Chi si rivolge al servizio arriva spesso accompagnato dai genitori, e ci sono diversi minorenni. A volte è direttamente la scuola a indirizzare le famiglie. I numeri parlano chiaro. Negli ultimi quattro anni i giovani che hanno chiesto aiuto sono aumentati del 50 per cento: si è passati dagli 80 del 2015 ai 120 del 2018, tra cui 55 nuovi casi. La maggior parte ha problemi di dipendenza proprio da cannabinoidi: marijuana e hashish. Poi c'è la cocaina e l'eroina, tra cui quella gialla, molto più pericolosa di quella classica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino