CASTELFRANCO - Ancora nell’occhio del ciclone il noto locale la "Baita al Lago" di Castelfranco. Questa volta per il blitz dei carabinieri che, durante una festa con oltre 1500...
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Individuare e allontanare gli spacciatori?
«E come facciamo? Come possiamo controllare più di un migliaio di ragazzi? Non possiamo perquisirli perché è illegale. Possiamo guardare nelle borsette o negli zaini, come abbiamo fatto, ma lì non mettono nulla. La droga la nascondono nelle mutande e nei calzini e lì non possiamo guardare. Non sappiamo cosa fare per uscire da questa spirale». Parla Marco Brugnaro.
E le guardie giurate?
«Ce le abbiamo. Ne avevamo una quindicina l'altra sera. Se diciamo loro di individuarli e di chiamare i carabinieri, questi arrivano e fanno arresti. E mi ritrovo sul giornale: spacciatori presi alla Baita al Lago. Così non si va da nessuna parte. Noi vogliamo collaborare: ci dicano come».
Lei che farebbe?
«A ogni festa siano presenti i carabinieri con i cani, ma fuori dal parcheggio. Almeno se trovano qualcuno con la droga non ci andiamo sempre di mezzo noi. L'altra sera avevamo 40 ragazzi in servizio e 15 addetti alla security. C’era l'ambulanza e, verso le 24, è arrivata la Siae che ha trovato tutto in regola. Cosa dovevamo fare di più?»...
Il Gazzettino