In centro città: i cani sporcano i corsi e i padroni non puliscono. Il sindaco Ciriani prepara l'ordinanza

Anche per il sindaco è stato superato il limite della decenza. «Provvedimento basato sulla salute e sul decoro pubblico»

In centro città: i cani sporcano i corsi e i padroni non puliscono. Il sindaco Ciriani prepara l'ordinanza
PORDENONE - Anche per il Comune, anche per il sindaco Alessandro Ciriani stavolta si è arrivati al punto di non ritorno. Non sono bastate le multe (poche, ma almeno...

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PORDENONE - Anche per il Comune, anche per il sindaco Alessandro Ciriani stavolta si è arrivati al punto di non ritorno. Non sono bastate le multe (poche, ma almeno qualcosa è arrivato), non sono serviti i cartelli e i fumetti, i commercianti che si sono arrangiati per provare a far rispettare almeno un minimo di buon senso sono stati addirittura insultati dai padroni degli animali. «Si deve passare a uno strumento giuridico», ha detto a chiare lettere il sindaco Alessandro Ciriani. E così sarà. 


LA SVOLTA
Lo strumento a cui sta pensando il Comune è quello dell’ordinanza. Un atto formale che però non potrebbe riguardare tutta la città, «bensì alcune aree delimitate del centro», come confermato dal primo cittadino stesso. Sarebbe finalmente un’arma vera per contrastare la cattiva abitudine nel consiste nel permettere che i cani possano espletare i loro bisogni in pieno centro senza poi ripulire i portici o i corsi. E si pensa ad esempio proprio al salotto buono cittadino. L’ordinanza permetterà di poter poi perseguire chi sgarra e chi sporca. «E la ratio alla base - ha spiegato ancora il primo cittadino di Pordenone - sarebbe duplice: il problema igienico-sanitario e il decoro». 


IL QUADRO
Ad avviare l’iniziativa di protesta in centro sono stati i commercianti titolari dei negozi di corso Garibaldi. Tra loro c’è anche Federica Morello, la responsabile locale del gruppo Federmoda. «Ci siamo dovuti arrangiare - spiega allargando le braccia - ma purtroppo stiamo vedendo che l’iniziativa sembra non servire a molto». Ed è un fatto che si nota anche ad occhio nudo, perché le chiazze di urina sono praticamente cosa di tutti i giorni». 


LE REAZIONI


C’è addirittura di più. Nonostante i cartelli, i padroni dei cani più indisciplinati continuano ad infischiarsene delle regole. «E addirittura - spiega ancora Federica Morello, titolare di un noto negozio in Corte Torres - se facciamo loro notare l’errore siamo noi quelli insultati e presi a male parole. Sempre più persone sono evidentemente maleducate». Il Comune sembra averle provate davvero tutte per salvaguardare almeno il salotto buono della città. Nelle zone più bersagliate (è un esempio il camminamento che dal Bronx porta a corso Vittorio Emanuele) sono stati installati dei cartelli che ricordano l’importo delle multe. Si è provato ad intensificare i controlli, ma il personale della polizia locale non può dedicarsi in modo continuo al monitoraggio di questo problema. Erano scesi in campo anche i “grandi” del fumetto. «Amo il mio cane. Amo la mia città. Noi non sporchiamo». Un messaggio chiaro, indirizzato ai padroni dei cani che troppo spesso si dimenticano (ad essere buoni) di raccogliere le deiezioni degli amici a quattro zampe lungo le vie del corso. I fumetti firmati dal “mito” Barison dovevano rappresentare un deterrente ironico e dare una spallata alle cattive abitudini. E invece, causa anche le dimensioni microscopiche degli avvisi, neanche quella ricetta ha funzionato. Ora l’ordinanza. 

 

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Il Gazzettino