CASTELFRANCO - «Cari ladri di biciclette, io vi perdono anche se mi avete uccisa ma i miei padroni no». Una lettera che fa riflettere quella che Paolo Cremasco ha...
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LA RICOSTRUZIONE
Il fatto accaduto nel fine settimana avrebbe però un precedente proprio nel vicino di casa dei Cremasco che domenica mattina si è accorto che gli avevano portato via due bici da corsa dal garage. «Sabato notte avevamo sentito Aiscia ringhiare ricorda Cremasco anche gli altri cani però abbaiavano ma non ci siamo preoccupati troppo. La domenica mattina il mio vicino mi ha detto che gli avevano rubato due biciclette così sono andato a controllare nel garage le mie e c'erano tutte. Io poi sono partito per lavoro e non ci ho più pensato». Cremasco era a Firenze domenica, quando la sua cagnolina ha accusato i primi sintomi da ingestione di veleno. La moglie lo ha chiamato al telefono raccontando di una bava bianca densa e dei tentativi frequenti di deglutire.
LA SPIEGAZIONE
«Erano chiari sintomi di avvelenamento e dopo grandi agonie Aiscia è morta spiega Cremasco anche se era così piccola per noi aveva un valore inestimabile. Mia moglie mi ha anche detto che la bici di nostro figlio non c'era più. Così ci siamo messi a riflettere e abbiamo pensato che i ladri avessero intenzione di rubare quel sabato sera ma che Aiscia li avesse in qualche modo disturbati e così hanno pensato di avvelenarla». Ieri Cremasco ha denunciato il fatto ai carabinieri. «Ho chiesto tramite il post su Facebook di segnalarmi qualsiasi caso o comportamento sospetto. Se mi avessero detto che volevano una bici in cambio della vita di Aiscia, gliele avrei messe tutte fuori dal cancello». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino