Il cane vive all'aperto con un gruppo di persone problematiche e abbaia sempre: un quartiere non riesce a dormire

Il parco Querini
PORDENONE - Il contesto è noto: quella, si sa, è una zona difficile. Forse ormai la più controversa e complicata della città, anche più...

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PORDENONE - Il contesto è noto: quella, si sa, è una zona difficile. Forse ormai la più controversa e complicata della città, anche più dell’arcinota piazza Risorgimento. In questo caso, però, non si punta il dito contro i soliti gruppetti di ragazzini che in alcune circostanze si sono macchiati anche di episodi di microcriminalità. L’indiziato principale, questa volta, è un cane. 


Chiarimento dovuto: l’animale non ha colpe particolari. Fa il suo “mestiere”. Ancora una volta sono i padroni, quelli che dovranno semmai essere redarguiti. Ma il problema esiste. Un cane, infatti, da diversi giorni non lascia in pace i residenti dei palazzi che si affacciano sul parco Querini, tra il Bronx e la stazione ferroviaria del capoluogo. E il caso è legato ancora una volta alle frequentazioni spesso poco trasparenti dell’area verde stessa. 


LE LAMENTELE


L’allarme è stato lanciato da una residente. La sua unica sfortuna? La finestra dell’abitazione in cui vive dà sul parco Querini. E il cane in questione non la smette di abbaiare. Giorno e notte, notte e giorno. Una situazione diventata «un tormento», come spiegano altri residenti che contattati hanno confermato quanto sta accadendo tra il Bronx e la stazione ferroviaria. Altri residenti dell’area hanno riferito di aver contattato le forze dell’ordine, ma allo stato attuale il problema sembra non essere affatto risolto. 
Anzi, si aggiungono dettagli che non contribuiscono di certo a migliorare l’immagine già in chiaroscuro dell’area verde che si affaccia su via Mazzini. Secondo quanto testimoniato dalla quasi totalità dei residenti, infatti, i proprietari dell’animale sarebbero parte di un gruppo che si sposta di parco in parco, sempre all’interno dei confini della città. Persone già note e particolarmente problematiche. Ancora più complicato, quindi, mettere mano alla situazione e risolvere il problema. 


IL QUADRO


«Segnalate il più possibile e fate presente che non possono gestire un cane in quelle situazioni psicofisiche», suggerisce un’utente sui social network. 


L’animale, nel dettaglio, sarebbe un cane corso, già avvistato con gli stessi padroni in altre zone della città. Ma da qualche tempo la compagnia sembra aver preso “casa” e assunto come “base” proprio parco Querini. «La padrona urla al cane aizzandolo», prosegue un’altra abitante dei palazzi che si affacciano sull’area verde. Del caso con ogni probabilità se ne interesserà anche il comando di polizia locale del capoluogo. Certamente questo ennesimo problema non ci voleva, soprattutto in una zona che è già caratterizzata dalla presenza di compagnie spesso poco raccomandabili e da episodi di microcriminalità che hanno attirato anche l’attenzione della Prefettura di Pordenone.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino